venerdì 12 maggio 2017

Modello di rappresentazione dello stress nervoso e del sistema ormonale

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Lo stress è una sindrome di adattamento a degli stressor (sollecitazioni). Può essere fisiologica, ma può avere anche dei risvolti patologici, anche cronici, che ricadono nel campo della psicosomatica. Si suole distinguere tra eustress e distress ovvero rispettivamente stress buono e stress cattivo.
Lo stress si identifica con una secrezione psico-indotta di ormoni catabolizzanti da parte delle ghiandole surrenali in risposta a stimoli ipotalamo-ipofisari.
L'ipotalamo secerne fattori di rilascio per l'ipofisi per la produzione di ADH e ACTH.
L'ADH (o vasopressina) fronteggia la diminuita volemia (rapporto tra volume ematico e letto vascolare) mediante la ritenzione idrica (causante l'aumento di volume ematico) e la costrizione dei vasi.
L'ACTH agisce a livello corticale surrenale causando il rilascio di cortisolo e aldosterone.
Se il cortisolo è detto anche ormone dello stress, la serotonina è l'ormone del benessere. Lo stress si contrasta anche con azioni mirate all'aumento di serotonina. L'integrazione alimentare di triptofano, precursore della serotonina, in questo senso, si è però rivelata fallimentare: solo l'1% del triptofano finisce ad aumentare la serotonina nel cervello, mentre il resto è principalmente utilizzato per creare varie proteine nel corpo.
Una frazione, seppure piccola, del triptofano è convertita nel fegato per l'escrezione urinaria da un enzima (triptofano pirrolase) in due sostanze tossiche, potenziali responsabili del cancro alla vescica: acido xanturetico (XA) e acido idrossiantranilico (3-OH-AA). Ciò avviene tramite la formazione intermedia di kyneurenina, che successivamente è convertita in idrossikyneurenina (3-OH-K). L'enzima triptofano pirrolase è a sua volta stimolato dal cortisolo e da un maggiore apporto di triptofano.
Il cortisolo stimola la gluconeogenesi (conversione delle proteine in zuccheri) e inibisce l'azione dell'insulina (insulinoresistenza).
L'aldosterone agisce a livello renale stimolando il riassorbimento di sodio, che per osmosi "trascina" con sé acqua, contribuendo al ripristino del corretto livello volemico.
Il riassorbimento del sodio si accoppia all'escrezione di potassio e ioni idrogeno, la cui deplezione provoca l'acidificazione delle urine e l'alcalinizzazione del sangue (causata in sinergia dall'iperventilazione).
Il rene rileva il calo di pressione attraverso la macula densa dell'apparato iuxtaglomerulare e tramite la secrezione di renina attiva il sistema renina-angiotensina-aldosterone; l'angiotensina II è un potente vasocostrittore.
Il sistema ortosimpatico causa il rilascio di adrenalina e noradrenalina, in particolare dalla midollare surrenale. Questi ormoni causano:
  • una costrizione dei vasi cutanei (pallore) e viscerali addominali (recettori alfa)
  • una dilatazione dei vasi muscolari (recettori beta)
  • aumento della frequenza cardiaca (conseguente aumento della gittata cardiaca) (recettori beta)
  • broncodilatazione
  • midriasi
  • inibizione del rilascio e dell'efficacia dell'insulina (insulinoresistenza e possibile diabete mellito tipo 2)
  • aumento della sensibilità al glucagone
Questi ultimi due effetti causano l'alterazione del metabolismo, spinto verso il mantenimento di alti livelli glicemici.
In breve, un aumento dell'idrolisi proteica muscolare e dei trigliceridi fornisce aminoacidi e glicerolo per la gluconeogenesi e causa un calo ponderale; la glicolisi è inibita.


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Fisiologia dello stress
Una risposta maladattativa a un evento stressante può determinare l'insorgenza di un quadro patologico. In caso di disturbo psichico, il quadro clinico mimerà, dal punto di vista sintomatologico, l'espressione del disturbo maggiore.
La maladattatività può risultare di interesse clinico qualora consista in sintomi emotivi o comportamentali tali da causare sofferenza soggettiva e una significativa compromissione nel funzionamento sociale e lavorativo del soggetto. Le caratteristiche di fragilità o rigidità del soggetto giocano un ruolo importante nel momento in cui egli deve produrre strategie per rispondere in modo adeguato a una modificazione dell'ambiente.
Le caratteristiche della sindrome da stress sono
  • sintomatologia preceduta da evento stressante identificabile, sia esso positivo o negativo, verificatosi nei tre mesi precedenti allo sviluppo della sintomatologia.
  • questa deve essere più intensa rispetto alle corrispettive reazioni normali e avere tendenza alla risoluzione spontanea entro un periodo di tempo definito (6 mesi)
  • la sindrome non deve rappresentare l'esacerbazione dei sintomi di un disturbo mentale di base, legato o meno all'evento stressante.
La principale (se non altro perché più evidente e diffusa) affezione dovuta a questo meccanismo è la calvizie.
Lo stress nella sua forma più acuta può arrivare a provocare la morte per autocoagulazione del sangue ("morte da anatema").

Diagnosi

La diagnosi del livello di stress cronico a cui è soggetto un individuo non è semplice, né univoca, data la genericità del fenomeno e la soggettività nel reagire ai diversi fattori di stress.
Il metodo più classico per misurare il livello di stress, di impianto prettamente psicologico, si basa sulla compilazione di questionari che indagano o la presenza nella vita del paziente (nel presente o nel passato prossimo) di fattori di stress (quali la perdita di persone care, del lavoro, etc), oppure il manifestarsi di sintomi legati allo stress o alla depressione (problemi del sonno, attacchi di panico, etc...). Risulta chiaro come la soggettività nel reagire ai fattori di stress, o nella stessa valutazione dei sintomi, sia il principale problema di questa metodologia, comunque ampiamente adottata allo stato dell'arte.
Nel tentativo di rendere la valutazione il più oggettiva possibile, negli ultimi decenni si è passati a studiare le alterazioni fisiologiche dello stress, che principalmente dipendono da un'iperattivazione simpatica e un'inibizione del compartimento parasimpatico, principalmente riguardanti gli effettori cardiaci.
La misura diretta dell'attività del sistema nervoso può essere effettuata direttamente tramite microneurografia, una tecnica complessa e delicata che registra il livello di attività di un nervo periferico tramite microelettrodi; è tuttavia non adatta per essere applicata su vasta scala.
Dato che il sistema simpatico viene attivato tramite la secrezione di noradrenalina, si può misurare il flusso/ il livello di questo neurotrasmettitore tramite analisi del sangue. Alternativamente si può misurare il livello di ACTH e cortisolo, un ormone immunosoppressore e potenzialmente diabetizzante rilasciato in caso di stress, in sangue, urine o nella saliva. Un metodo completamente diverso si basa sullo studio dell'attività cardiaca e pressoria nel soggetto, dato che la frequenza cardiaca e la pressione arteriosa dipendono essenzialmente dalla bilancia dell'attività simpato-vagale.
Monitorando il soggetto attraverso l'elettrocardiogramma e un holter pressorio in un ambiente accuratamente preparato per risultare privo di alcuno stimolo (pareti bianche, aria e temperatura ambiente adeguate, silenzio) si può, con relativa accuratezza, misurare lo stato vegetativo del paziente stesso. Lo stress si può quantificare quindi strumentalmente, come la variazione di tre fattori:
Si è rilevato che, in caso di soggetto stressato, si ha un aumento dell'impedenza cutanea, nonché un aumento stabile a riposo della pressione arteriosa di 10mmHg, sia in clinostatismo che in ortostatismo. Ma gli indici che si sono rivelati più indicativi sono lo studio in frequenza della variazione della lunghezza dei battiti cardiaci, analisi effettuata a partire da un tacogramma, grafico ricavato da un normale ECG ponendo in ascissa la sequenza di battiti cardiaci e in ordinata la loro lunghezza (normalmente calcolata da picco R a picco R). La distribuzione di potenza sulle diverse frequenze cambia in modo peculiare a seconda del livello di stress: in particolare un'attivazione del sistema simpatico diminuisce la potenza distribuita alle frequenza più alte.

Eucrasia

Quando il livello di stress è rilevante ma non provoca condizioni patologiche si definisce eustress o eucrasia, una situazione ai limiti superiori della norma, ma che viene rilevata dal soggetto come pura quotidianità. Per esempio secondo uno studio del 2005 tale condizione è stata rilevata in di due popolazioni statistiche specifiche: marine americani e gli operatori di un team di Formula uno.[5]
In un'altra ricerca[6] sono state studiate due gruppi di studenti universitari. È stato così rilevato che
  • le persone che all'inizio dell'anno avevano livelli di stress ai livelli superiori della norma, hanno mantenuto più o meno intatto tale stato (eucrasia) e al momento degli esami di fine stagione hanno ottenuto votazioni alte.
  • le persone più tranquille a inizio anno, hanno aumentato i livelli di stress all'approssimarsi della data d'esame, raggiunto il quale hanno prodotto votazioni inferiori.

Note

  1. ^ Headquarters, Department of the Army (1994). Leader’s Manual for Combat Stress Control, FM 22-51, Washington DC. Cap "The Battlefields of War" p. 102
  2. ^ Selye H., (1956) The Stress of life. McGraw-Hill (Paperback), New York.
  3. ^ Medicina funzionale regolatoria • Farmacia di Asso, in Farmacia di AssoURL consultato l'08 gennaio 2017.
  4. ^ Selye H., (1971) Hormones and Resistance. Springer-Verlag, Berlin.
  5. ^ Lucini D, Di Fede G, Parati G, Pagani M. Impact of chronic psychosocial stress on autonomic cardiovascular regulation in otherwise healthy subjects. 2005 Nov in Hypertension;46(5):1201-6.
  6. ^ Lucini D, Riva S, Pizzinelli P, Pagani M. Stress management at the worksite: reversal of symptoms profile and cardiovascular dysregulation. 2007 Feb in Hypertension;49(2):291-7.

Bibliografia

  • Selye, Hans, The Stress of life; McGraw-Hill (Paperback)
  • Pancheri, Paolo, Stress, emozioni, malattia; Mondadori 1983
  • Grossarth-Maticek, Ronald, Systemische Epidemiologie und präventive Verhaltensmedizin chronischer ErkrankungenISBN 3-11-016518-X; de Gruyter, Walter, GmbH & Co., Berlin 1999
  • Grossarth-Maticek, Ronald, AutonomietrainingISBN 3-11-016881-2; de Gruyter, Walter, GmbH & Co., Berlin 2000
  • Hüther, Gerald, Biologie der AngstISBN 3-525-01439-2; Vandenhoeck & Ruprecht (GmbH &, Göttingen 1997)
  • Santo Di Nuovo, Luciano Rispoli, Emilia Genta, Misurare lo stress. Il Test M.S.P. e altri strumenti per una valutazione integrata; Franco Angeli 2000

Voci correlate

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