domenica 30 aprile 2017

Il Serpente Rosso, il Sangue Reale, il Graal e Rennes-Le-Chateau

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LIBRI ANTICHI 3. Le Serpent Rouge


C’è un libricino leggero ma pesante: "Le Serpent Rouge". Il Serpente Rosso è un libro criptico composto da tredici pagine. Esso è stato scritto da tre uomini, Pierre Feugère, Louis Saint-Maxent e Gaston De Koker, nell'ottobre del 1966 e poi pubblicato il mattino del 17 gennaio 1967 a Pontoise, comune a nord-ovest di Parigi. Il 6 marzo 1967 furono trovati morti Louis Saint-Maxent e Gaston De Koker: impiccati nello stesso giorno. Il 7 marzo 1967 fu trovato impiccato anche Pierre Feugère. Forse essi erano degli iniziati appartenenti al cosiddetto "Priorato di Sion”, che avevano rivelato cose segrete riservate strettamente ai suoi membri.
Il Priorato Di Sion fu probabilmente fondato a Gerusalemme nell'anno 1090, in occasione delle prime crociate e per volontà di Goffredo di Buglione, duca della Bassa Lorena, che, grazie alla sua difesa contro i musulmani, venne chiamato “Difensore del Santo Sepolcro”.
Lo stesso Goffredo avrebbe poi fondato l'Ordine dei Templari, come braccio armato del Priorato di Sion.Tra i sommi priori facenti parte del Priorato di Sion figurerebbero personaggi molto noti, tra i quali: Leonardo da Vinci (interpretazione esoterica dell’Ultima Cena), Isaac Newton, Sandro Botticelli, Victor Hugo, Claude Debussy e Walt Disney (tributo con La bella addormentata nel bosco), solo per citarne alcuni. Ancora oggi esisterebbe questa antica e misteriosa organizzazione che sarebbe nata per proteggere la discendenza di Gesù e il suo segreto: i membri ritengono che Gesù non sia morto in croce bensì, sostenuto e aiutato dai suoi fedelissimi, si sarebbe trasferito in Francia (Linguadoca) insieme a Maria Maddalena e proprio dai loro figli avrebbe avuto origine la dinastia Merovingia e Carolingia (ovvero quelle di Pipino, Carlo Martello, Carlo Magno). E una tradizione esoterica dice che Goffredo di Buglione era discendente dei Merovingi e, quindi, di Cristo e della Maddalena.
Le Serpent Rouge nasconderebbe, tra le sue incomprensibili parole, proprio questa storia. Esso è composto di versetti criptici dove ogni capoverso è dedicato ad un segno zodiacale. Dodici capitoli più uno, in tutto tredici, in quanto è stato aggiunto il segno zodiacale del Serpentario, più noto come Ofiuco. Ci sono, inoltre, le immagini della Chiesa di Saint-Germain De Près e delle tombe di re merovingi scoperte in essa, la genealogia merovingia, la Gallia del 511 e del 632, la Chiesa di Saint Sulpice con la sua pianta e indicazioni astronomiche. Leggendo il libro, (
http://priory-of-sion.com/pos/img/leserpentrouge.pdf), si noterà come questi versi non hanno quasi significato. Ma il linguaggio di essi è sicuramente criptato e in stretta connessione con lo stesso segreto di Rennes-Le-Chateau. Questo l’ordine dei segni zodiacali e delle loro posizioni astronomiche a creare una sorta di mappa per ritrovare un leggendario tesoro: Acquario (si parla subito di manoscritti probabilmente antichi e ora rimessi insieme dopo molto tempo, ritrovarsi forse da Saunière; poi del bianco e del nero, segni di simbologia templare e alchemica); Pesci (si parla dell’autore di questi manoscritti, probabilmente Salomone. Il suo è un sigillo celebre, il luogo sembra quello del tempio a Gerusalemme e il demone Asmodeo, che ritroviamo nella chiesa di Rennes- Le-Chateau fu costretto a costruirglielo); Ariete ( si parla di un pellegrinaggio, forse lungo molto tempo e di una Regina di un regno scomparso, probabilmente Maria Maddalena. Il Filo di Arianna potrebbe riferirsi ad un labirinto); Toro (chiaro riferimento a una mappa, guardando il cielo. Le 64 pietre forse si riferiscono al pavimento della chiesa di Rennes-Le-Chateau o a delle stelle); Gemelli (continuano le istruzioni della mappa e il doppio riferimento, regale e di forma, della corona e dell’anello); Cancro (certo riferimento alla chiesa di Rennes-Le-Chateau); Leone (per me qui la descrizione di un luogo sotterraneo); Vergine (riferimento a due artisti con elementi esoterici. Qui chi ha saputo interpretare i versi precedenti ha già trovato il luogo in questione); Bilancia (ancora numeri e luoghi, 14, 35, casa diroccata, croce di creta e un continuo riferimento a dei cavalieri); Scorpione (riferimenti chiari alla Chiesa di Saint Sulpice. Sembra quasi un rito di iniziazione); Ofiuco o Serpentario (verso chiave a mio parere; si maledicono i profanatori, ovvero quelli che vogliono arricchirsi bassamente e non conoscere la verità fine al suo significato; si parla del segreto del sigillo di Salomone e quindi dello scritto in sé e si parla di un mondo nascosto, probabilmente sotterraneo e labirintico); Sagittario (alcuni elementi di versi precedenti e di qui sembrano quasi descrivere scene apocalittiche; ma la spiegazione potrebbe essere di natura astronomica); Capricorno (sembra quasi che gli autori si siano pentiti di aver parlato e cercano di ridurre tutto a un sogno). Interessanti anche le immagini del libro e soprattutto le prime tre. Lo stemma Lene Buxeum - Eous Scaphae con un vaso che rovescia il suo contenuto e un cavallo che osserva attentamente senza mostrare il suo cavaliere. La scritta si riferisce a etimologie di luoghi legati alla linea gnostica e al sigillo di Salomone. Lene è un fiume che scorre a Magalas, comune francese nella Linguadoca; Buxeum è l'etimologia di Belcastel-et-Buc, altro comune della zona; Eous riprende Ens, villaggio nei Pirenei Orientali e Eous è anche, nella mitologia greca , il nome di uno dei cavalli del Sole che denota l'oriente, l'aurora, la mattina; Scaphae potrebbe essere Escapat di Villeneuve-Minervois sempre comune della Linguadoca o la parola latina barca/scialuppa di salvataggio. Altre immagini presenti sono il logo dei Rosa-Croce che troviamo ricorrente anche nella chiesa di Rennes-Le-Chateau e quel pensatore appoggiato con il gomito alla colonna che, guardando i quattro cubi numerati, ci ricorda cosa bisogna continuare a fare: ricercare per capire.


L E    S E R P E N T   R O U G E

di Pierre Feugere, Louis Saint-Maxent, Gaston De Koker
(Le "x" che si vedono nel testo sono cancellature.)
PONTOISE - 17 GENNAIO 1967

Acquario

Come sono strani i manoscritti di questo Amico, grande viaggiatore dell'incognito, essi mi sono apparsi separatamente, tuttavia formano un tutto per colui che sa che i colori dell'arcobaleno uniti danno l'elemento bianco, o per l'artista che sotto il suo pennello, fa dalle sei tinte della sua tavolozza magica, sorgere il nero.

Pesci

Questo Amico, come posso presentarvelo? Il suo nome resterà un mistero, ma il suo numero è quello di un sigillo celebre. Come descrivervelo? Forse come il navigatore dell'arca imperitura, impassibile come una colonna sulla sua roccia bianca, che guarda verso il mezzogiorno, al di là della roccia nera.

Ariete

Durante il mio sofferto pellegrinaggio, ho tentato di aprirmi con la spada una strada attraverso la vegetazione inestricabile dei boschi. Avrei voluto arrivare alla dimora della Bella Addormentata in cui certi poeti vedono la Regina di un regno scomparso. Alla disperazione di ritrovare il cammino, le pergamene di questo Amico furono per me il Filo di Arianna.

Toro

Grazie a lui, ornai a passo moderato e con sguardo su (rivolto verso l'alto), io posso scoprire le sessantaquattro pietre disperse del cubo perfetto che i Fratelli della Bella del bosco nero, sfuggendo all'inseguimento degli usurpatori, avevano seminato sulla strada quando fuggirono dal Forte bianco.

Gemelli

Riunire le pietre sparse, lavorare con la squadra ed il compasso per
rimetterle nell'ordine regolare, cercare la linea del meridiano che va da Orientea Occidente, poi guardando dal Sud al Nord, infine in tutti i sensi per ottenere la soluzione cercata, facendo sosta davanti alle quattordici pietre marcate con una croce. Il cerchio era l'anello e corona, ed esso (era) il diadema di questa Regina del castello.

Cancro

Le lastre del pavimento a mosaico del luogo sacro potevano essere
alternativamente bianche o nere, e Gesù, come Asmodeo,
sorvegliava i loro allineamenti. Il mio sguardo sembrava incapace
di vedere la cima dove dimorava nascosta la meravigliosa addormentata. Non era stato Ercole con la potenza magica, come decifrare i misteriosi simboli impressi dagli osservatori del passato. Nel santuario tuttavia l'acquasantiera, fontana d'amore dei credenti che ridà il ricordo di queste parole: CON QUESTO SEGNO TU lo VINCERAI.

Leone

Di colei che io desidero liberare, salgono verso di me gli effluvi del
profumo che impregnano il sepolcro. Una volta alcuni l'avevano chiamata: ISIDE, regina delle sorgenti benefiche, VENITE A ME VOI TUTTI CHE SOFFRITE E CHE SIETE OPPRESSI E IO VI DARO' SOLLIEVO, ALTRI  MADDALENA, dal CELEBRE vaso colmo di balsamo guaritore. Gli iniziati conoscono il suo vero nome: NOSTRA SIGNORA DES CROSS.

Vergine

Io ero come i pastori del celebre pittore Poussin, perplesso davanti l'enigma: "ET IN ARCADIA EGO!". La voce del sangue, vuole rendermi l'immagine di un passato ancestrale.  Si, il lampo del genio attraversa il mio pensiero, rivedo, comprendo!  Io conosco ora questo segreto favoloso. E meraviglia, al momento dei salti dei  quattro cavalieri, gli zoccoli di un cavallo avevano lasciato quattro impronte sulla pietra,  ecco il segno che DELACROIX aveva lasciato in uno dei tre dipinti della cappella degli Angeli. Ecco la settima sentenza che una mano aveva tracciato:ESTRAIMI DAL FANGO, PERCHE' IO NON VI RESTI AFFOSSATO. Due volte IS, imbalsamatrice e imbalsamata, vaso miracoloso
dell'eterna Dama Bianca delle Leggende.

Bilancia

Cominciato nelle tenebre, il mio viaggio non poteva terminare che nella luce. Alla finestra della casa diroccata contemplavo attraverso gli alberi spogli dell'autunno la vetta della montagna. La croce di creta si distaccava sotto il sole del mezzogiorno, era la quattordicesima e la più grande di tutte con i suoi 35 centimetri.  Eccomi dunque a mia volta cavaliere sul destriero divino che cavalcava l'abisso.

Scorpione

Visione celeste per colui che mi ricordano le quattro opere di Em.
SIGNOL, intorno alla linea del Meridiano, nello stesso coro del santuario
da dove irradia questa sorgente d'amore degli uni per gli altri.
Io ruoto su me stesso passando con lo sguardo la rosa del P a quella dell'S,poi dall'S al P. E le spirali nel mio spirito diventano un  polipo mostruoso che espelle il suo inchiostro. Le tenebre che assorbono la luce, ho un capogiro e porto la mia mano sulla mia bocca, mordendo istintivamente il palmo, forse come OLIER nel suo feretro. Maledizione,io comprendo la verità. E' il passaggio, ma egli stesso facendo il bene, come xxxxxxxx QUELLO della tomba fiorita. Ma quanto hanno saccheggiato la casa, non lasciando che cadaveri imbalsamati e numeri di metallo che non avevano potuto importare? Quale strano mistero cela il nuovo Tempio di SALOMONE edificato dai bambini di Saint VINCENT?

Ofiuco o Serpentario

Maledicendo i profanatori nelle loro ceneri e coloro che vivono sulle loro tracce, uscendo dall'abisso dove era stato tuffato, compiendo il gesto d'orrore: "Ecco la prova che del sigillo di SALOMONE io conosco il segreto, che xxxxxxxx di questa REGINA ho visitato le dimore nascoste". A questo, Amico Lettore, guardati di aggiungere o togliere uno iota ... Medita, medita ancora, il vile piombo del mio scritto contiene forse l'oro più puro.

Sagittario

Ritornando allora alla bianca collina, il cielo avendo aperte le sue cateratte, mi sembra di sentire vicino una presenza, i piedi nell'acqua come colui che riceve il segno del battesimo.Ruotando ad est, di fronte a me vidi srotolando senza fine i suoi anelli l'enorme SERPENTE ROSSO citato dalle pergamene, salato e amaro, l'enorme bestia aizzata (scatenata) davanti i piedi di questo monte bianco, rosso per la collera.

Capricorno

La mia emozione fu grande, "ESTRAIMI DAL FANGO", dicevo, e il mio risveglio fu immediato. Ho omesso di dirvi in effetti che questo era un sogno da me fatto questo 17 GENNAIO, festa di San SULPICIO.
A seguito del mio turbamento persistente, ho voluto, dopo le  riflessioni di rito, riferirvi un racconto di PERRAULT. Ecco dunque Amico Lettore, nelle pagine che seguono, il risultato di un sogno che mi aveva cullato nel mondo dallo strano all'ignoto. A Colui che è il passaggio per fare il bene [o: A colui che sembra di fare il bene, o ancora: A Colui che cessa di fare il bene(?)].




INDICE

Prefazione: Il serpente e la punta dell'iceberg
Capitolo I - I Cavalieri di Sion
Capitolo II - Il veleno del Serpente rosso
Capitolo III - Maria Maddalena, Gesù e Giovanni Battista: la dottrina eretica dei mandei
Capitolo IV Società segrete e politica
Capitolo V - Il potere delle società segrete
Appendice: Il Serpente rosso, Le serpent rouge
Tavola cronologica degli avvenimenti principali
Bibliografia

APPROFONDIMENTI

Dalla prefazione:
"...E fra tutti i dossier segreti è soprattutto la poesia "Le Serpent Rouge" a colpire il lettore. Per diversi motivi. Per prima cosa è molto suggestiva. Il testo consta di tredici strofe, dodici delle quali sono associate ai noti segni zodiacali, mentre la tredicesima, collocata tra lo Scorpione e il Sagittario, è dedicata a un segno poco noto, quello del Serpente.
Per farla breve, "Le Serpent Rouge" è il racconto di un viaggio onirico. Il cercatore — in questo caso l'iniziato — si muove nella regione del Razès. L'itinerario parte dalla fortezza di Blanchefort, percorre boschi e pianure da est a ovest, raggiunge Rennes-le-Chàteau e termina lì, dov'era iniziato: a Blanchefort. Questo movimento circolare in senso orario ricorda lo scorrere del tempo, il moto celeste degli astri e il ciclo dei segni zodiacali...".

AUTORE

Sabrina Marineo, nata a Venezia, si è laureata in Lettere e Filosofia a Ca’ Foscari e ha frequentato la leggendaria scuola teatrale “Commedia dell’Arte all’Avogaria” di Giovanni Poli. E' giornalista freelance, attrice di teatro, traduttrice e autrice, da anni è appassionata ricercatrice di Storia, Egittologia, Mitologia e Dottrine Esoteriche occidentali. Attualmente vive a Monaco di Baviera.


Il serpente rosso. Le società segrete al potere in Occidente.

Venexia Edizioni, 2013.

181 pagine – disponibile in cartaceo


Su Rennes-le-Château sono stati scritti migliaia di libri, in tutte le lingue e con tutte le teorie possibili e immaginabili. Io ho scelto di analizzare le vicende di Rennes partendo da un altro punto vista,  da quello delle società segrete. Inizio quindi da lui, Pierre Plantard, il grande mistagogo, e dal Priorato di Sion. Ritengo, infatti, che le società segrete rivestano un ruolo molto più importante di quanto non si creda nei disegni politici e negli avvenimenti storici, e non soltanto oggi. È sempre stato così. Perché queste organizzazioni accolgono nelle loro file personaggi intriganti, pericolosi, assetati di potere, esperti nel tessere complotti in segreto, alle spalle dei governi e, soprattutto, dei cittadini. Anche dietro l’affare di Rennes-le-Château c’è molto più di ciò che sembra a prima vista. La fondazione del Priorato di Sion non era il gioco di un mitomane che si chiamava Pierre Plantard, bensì la mossa di un uomo informato che da anni operava a suo agio tra gli occultisti e in seno alle società segrete francesi. Dunque ho seguito le sue tracce, cercando di comprendere che cosa si nascondeva dietro la maschera enigmatica del suo sorriso di sfinge. Ho trovato personaggi come l’allora presidente Francois Mitterrand e l’importante uomo d’affari Patrice Pelat. Come sempre, le mie ricerche non si sono limitate all’epoca moderna. Ho fatto visita alla Corte del re di Francia, Luigi XIV detto Re Sole, e lì mi sono imbattuta nel misterioso personaggio dell’uomo dalla Maschera di Ferro. Questo prigioniero, contrariamente a quanto si penserebbe, ha molto a che fare con il pittore Nicolas Poussin, con il Razès e con il veleno del Serpente rosso.


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Il piccolo testo de:"LE SERPENT ROUGE. NOTES SUR SAINT GERMAIN DES PRES ET SAINT SULPICE DE PARIS" è stato scritto in lingua francese nell'Ottobre del 1966 da tre autori: Pierre Feugere, Louis Saint-Maxent e Gaston De Koker e pubblicato poi il 17 di Gennaio del 1967. 
I tre autori del piccolo opuscolo morirono subito dopo la pubblicazione in circostanze poco chiare anche se i tre casi di morte vennero archiviati come suicidi.
Questa conclusione è però poco soddisfacente dato che è quasi inverosimile pensare che solo dopo tre mesi dall'uscita del loro libro tutti e tre gli autori avessero avuto problemi così gravi, o così gravi e profondi squilibri, da spingerli a mettere in atto quell'estremo gesto; non tutti e tre assieme comunque.  

Qualcosa doveva averli spinti alla morte. 
Qualcuno in effetti ipotizzò che forse furono uccisi, condannati a morte da qualche tribunale iniziatico perchè colpevoli di aver violato la regola del "Silentium". 
Ciò che avevano dato alle stampe forse non era tutta "farina del loro sacco", come si dice da noi, ma bensì ciò che avevano racchiuso in quelle pagine, altro non era che una trascrizione fedele di alcuni passi tratti da manoscritti segreti accessibili solo da alcuni iniziati. 
Tali scritti avrebbero dovuto restare nascosti alla massa ma con il loro lavoro (e proprio grazie ad  esso) tutti ora potevano prendere visione di quell'antico segreto, scritto in modo oscuro, ma chiarissimo per chi sapeva leggere i simbolici significati.
Mettere mano a certi documenti di proprietà di qualche setta segreta non è certo facile. 
O i tre scrittori vi erano entrati in possesso "casualmente" (ma nulla avviene per caso..) e fiutando il grosso affare letterario avevano trascritto e epubblicato tali documenti, oppure, Pierre Feugere, Louis Saint-Maxent e Gaston De Koker, altri non erano che membri essi stessi di una setta.
Comunque fosse pubblicando "LE SERPENT ROUGE. NOTES SUR SAINT GERMAIN DES PRES ET SAINT SULPICE DE PARIS", i tre avevano involontariamente firmato anche la loro condanna a morte.
Naturalmente queste sono conclusioni di alcuni espresse per cercare di dare una risposta plausibile a quanto successe a loro dopo l'uscita del libro.

L'opuscolo in questione è composto da n. 13 pagine; nelle prime 5 troviamo l' Avant-Propos, nelle altre vi sono le immagini della Chiesa di Saint-Germain de Prés, delle tombe di re merovingi scoperte nella stessa chiesa, della copertina di un opuscolo pubblicato nel 1861 "Gnomon Astronomique", la genealogia merovingia, la Gallia del 511, la Gallia del 632 circa, della Chiesa di S. Sulpice, la pianta della stessa Chiesa (ed il meridiano di Parigi) ed il quartiere Saint-Germain del 1615 (anche qui vi è indicato il meridiano).
Seguono tredici strofe e ogni strofa corrisponde ad un segno dello zodiaco. 
La tredicesima strofa, terz'ultima in ordine di apparizione, porta il nome di Ofiuco o Serpentario.
Leggendo poi la descrizione degli interni della chiesa di Rennes-Le-Château ci si accorge di quante analogie vi siano con il luogo descritto in questo testo e la chiesa stessa.

Che cosa rivelerebbe di tanto grave "Il Serpente Rosso", a parte le chiare analogie con la chiesa di Rennes-Le-Château, come vedremo nella pagina che segue? 
Forse questo testo rappresenta la chiave di lettura per svelare i segreti di Rennes? 
O è una specie di mappa per arrivare al fantomatico tesoro che si ipotizza essere nascosto in quei luoghi? Ma se il mistero è legato ad un tesoro di che tesoro si tratta? Il mitico Santo Graal o il tesoro dei Catari o deo Templari?

Considerando le varie e strane morti disseminate sulla strada che conduce alla chiesa di Rennes o attorno a questo libro, si può affermare che cercare di capirci qualcosa, o averci a vuto a che fare qualcosa, sia stato per tutti un grosso rischio.
L'abate Gélis, amico e confidente di Saunière (personaggio principale delle vicende di Rennes-le-Château) verrà ucciso e trovato con il cranio fracassato. 
La sua tomba è orientata verso Rennes-le-Château e sulla stessa è impresso un simbolo dei Rosa-Croce.
Gli autori del Il Serpente Rosso furono trovati impiccati.
La nipote di Marie Dénarnaud (amica e governante di Saunière) alla quale la Dénarnaud aveva regalato dei gioielli, verrà trovata assassinata.
Questi gioielli provenivano da un'oreficeria visigota. 
L'assassino verrà scoperto e fu accertato che era membro di una setta segreta.

Ma altri fatti strani, luttuosi e misteriosi si susseguono.

Da molti anni si lavora sugli enigmi di Rennes-Le Château e anche se ancora non si è venuti a capo di nulla che sia veramente credibile e provato, c’è chi assicura che a Rennes sia nascosto il Graal, oppure che vi si nascondino sconvolgenti segreti sul cristianesimo e sul Cristo stesso o, ancora, il favoloso tesoro dei Templari, o quello dei Visigoti, o quello dei Catari, o la vera storia delle società segrete, o il tesoro della corona francese....

Qualcuno sostiene che nella chiesa di Rennes l'Abate Saunière avesse veramente trovato il Graal o l'Arca dell'Alleanza; certi invece sostengono che avesse trovato un luogo di culto segreto, considerato anche che, nelle decorazioni della chiesa, vi sono molti simboli rosacrociani e alchemici che è difficile trovare in altre chiese.
O forse il tesoro del Tempio di Salomone, trafugato dai romani il 70 d. C., e riconquistato dai barbari quando saccheggiarono Roma, passato ai Visigoti e successivamente ai Templari ?...

Nessuno ancora oggi ha dato una risposta alle tante ipotesi, uno smentisce l'altro, ma nessuno è ancora riuscito a formulare un'ipotesi suffragata dalle prove e dalla realtà dei fatti.

Il segreto rimarrà per sempre sempolto in quelle terre francesi dove l'ultimo a scavare fu l'Abate Saunièr, dato che oggi non è permesso, nemmeno ai residenti, di fare delle buche per piantare degli alberi?

Francamente ci auguriamo di no. Qualunque cosa si nasconda dietro questa storia che resiste al tempo con il suo fascino fomentato dal busines turistico, ci auguriamo che prima o poi venga risolto.


Miti e leggende d’europa: Il Serpente Rosso

Cari e amici e cari lettori, negli ultimi anni si è fatto un gran parlare del Best Seller di Dan Brown “Il Codice Da Vinci”, un libro che ha suscitato “scandalo” nell’ambiente ecclesiastico, ma ahimè, per coprire scandali ben più reali rispetto al volto umano di Cristo.
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Il libro di Dan Brown è semplicemente un puzzle di teorie già esistenti alle quali l’autore americano ha aggiunto un giallo ed un pò di mistero, giusto per creare un pò di supance. Il vostro Angel quest’oggi vi propone un mistero sul quale il caro Zio Dan non ha mai indagato, forse perchè chiunque ci abbia provato da quarat’anni a questa parte è morto?Ed è il mistero del Serpente Rosso, un piccolo libricino legato ai misteri descritti nel Codice Da Vinci.Il piccolo testo de :” Le Serpent Rouge. Note sur St. Germain De Pres et San Sulpice De Paris” è stato scirtto in lingua francese nell’ottobre del 1966 da tre autori francesi : Pierre Feugere, Louis Saint- Maxent e Gaston De Koker e pubblicato poi il 17 gennaio del 1967.
I tre autori del piccolo oposculo morirono subito dopo la sua pubblicazione in cirostanze misteriose, archiviate frettolosamente come casi di suicidio. Qusta conclusione però è assai poco soddisfacente, perchè suona strano che i tre autori, a soli tre mesi dalla pubblicazione del loro libro abbiano avuto problemi gravi o squilibri tali da poterli portare a commettere quell’insano gesto; non tutti e tre contemporaneamente.
Qualcosa doveva averli spinti alla morte. Qualcuno, infatti, ipotizzò che forse furono uccisi, condannati a morte da qualche tribunale iniziatico per aver violato la regola del “Silentium”. Ciò che avevano dato alle stampe, forse non era tutta farina del loro sacco come si dice da noi, ma bensì ciò che aveano racchiuso in quelle pagine, altro non era che una trascrizione fedele di alcuni passi accessibili solo a pochi fedeli iniziati.
Tali segreti dovevano rimanere oscuri alla massa, ma con il loro lavoro tutti potevano avere accesso a quell’antico segreto scritto in modo oscuro, ma chiarissimo a chi sapeva leggere i simboli trascritti.
Mettere in mano tali manoscritti a tre scrittori non è cosa facile, a questo punto due domande sorgono spontanee o i tre autori erano entrati per caso in possesso di quegli incartamenti ( nulla avviene per caso…), oppure essi stessi erano mebri di quella setta. In qualsiasi maniera stessero le cose i tre poveri francesi pubblicando Il Serpente Rosso, avevano involontariamente posto la firma sotto la loro condanna a morte.
Materialmente quella riportata sopra è solo la conclusione dello scrivente, ma i fatti accaduti agli autori e a tutti coloro che hanno provato ad andare oltre l’apparenza delle scritture sono accaduti realmente.
L’oposcuolo in questione è composto da n.13 pagine; nelle prime 5 n troviamo l’avant-propos, nelle altre vi sono alcune immagini della Chiesa di Saint – German de Pres, delle tombe dei Merovingi scoperte nella stessa chiesa, della copertina di un opuscolo pubblicato nel 1861 ” Gnomon Astronomique”, la genealogia Merovingia, la Gallia del 511, la Gallia del 632 circa, la pianta della stessa Chiesa di Saint Sulpice, del meridiano di Parigi e del quartriere di saint-Germain del 1615, anche qui vi è indicato il meridiano.
Seguono tredici strofe, ad ogni strofa corrisponde un segno dello Zodiaco. La tredicesima strofa, la terzultima in ordine di apparizione, porta il nome di Ofiuco o Serpentario. Leggendo poi la descrizione di Rennes-Le-Chateu, ci si accorge di quante analogie ci siano tra il testo e la chiesa su citata.
Che cosa rivelerebbe il Serpente Rosso di tanto grave, a parte le chiare analogie con la chiesa di Rennes-Le -Chateau? Forse questo testo rappresenta la chiave di lettura per scoprire i segreti di Rennes? O è una mappa che si ipotizza conduca ai fantomatici tesori nascosti nel luogo? Ma se il mistero è legato ad un tesoro di che tesoro si tratta? Del segreto del Santo Graal, del tesoro dei Templari o dei Catari?
Considerando le strane e luttuose vicende che hanno costellato la strada che porta a Rennes o attorno a questo libro, si può affermare che cercare di capirci qualcosa, o il solo avere provato a capirci qualcosa, sia stato per tutti un grosso rischio.
L’abate Gelis amico e confidente di Sauniere ( personaggio relamente esistito, non il biliotecaio del libro di Dan Brown) verrà ucciso e trovato con il cranio fracassato. La sua tomba è orientata verso Rennes-Le- Chateau e sulla stessa è impresso il simbolo dei Rosa-Croce. Gli autori del Serpente Rosso furono trovati impiccati. La nipote di Mariè Denarnaud (amica e governante di Sauniere) alla quale verranno ragalati dei gioielli verrà trovata assassinata, l’assassino fu rintracciato e venne scoperto che quest’ultimo apparteneva ad una setta segreta. I gioielli in questione erano di fattura visigota.
Ma altri fatti strani e luttuosi si susseguono sulla scia dei precedenti.
Da molti anni ci si interroga sui misteri di Rennes-Le-Chateau e anche se ancora non si è venuti a capo di nulla che sia credibile o veramente provato, c’è chi assicura che a Rennes sia nascosto il Graal, oppure che vi si nascondano sconvolgenti segreti sul Cristianesimo e sulla natura di Cristo e ancora il favoloso tesoro dei Templari, oppure il tesoro del Tempio di Re Salomone saccheggiato dai romani nel 70 d.C. e riconquistato dai barbari una volta saccheggiata Roma, passato ai visigoti e successivamente ai Templari?
Nessuno fino ad oggi ha dato risposta a tale ipotesi, una smentisce l’altra, ma nessuno è ancora riuscito a formulare un’ipotesi che possa suffragata dalle prove e dalla relatà dei fatti.
Forse il segreto rimarrà a riposare in quelle terre francesi tanto care a Sauniere, dove il governo in questi ultimi tempi ha vietato ai citadini financo di scavare per piantare alberi?
Francamente mi auguro di no. Qualsiasi cosa si celi dietro questa storia, che resiste al tempo con il suo fascino, fomentato dal business turistico, mi auguro che prima o poi venga scoperto, caosmai propio da noi amici della Ruota? Goch Là
P.S: A ttitolo informativo per quanti di voi vogliano documentarsi domani sarà pronta una versione italiana del Serpente Rosso, che pubblicherò sul Blog. Di nuovo Goch Là

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