giovedì 20 novembre 2014

Percezione dei colori e stimolazione attività cerebrali



La cromoterapia è una medicina alternativa che fa uso dei colori come terapia per la cura delle malattie.
L'utilizzo dei colori è normalmente regolato da principi comuni, analoghi a quelli che portano a scegliere il colore dell'abito da indossare o la tinta delle pareti di casa per abbinarli a una determinata personalità e favorire o contrastare un certo stato d'animo. Secondo la cromoterapia, i colori aiuterebbero il corpo e la psiche a ritrovare il loro naturale equilibrio, e avrebbero effetti fisici e psichici in grado di stimolare il corpo e calmare certi sintomi.
L'efficacia della cromoterapia è contestata dalla comunità scientifica, in quanto nessuna pratica cromoterapica è mai stata in grado di superare uno studio clinico controllato, ed anche i presupposti della teoria sono considerati scientificamente incoerenti. La cromoterapia non va confusa con gli studi e le eventuali applicazioni della psicologia del colore.

Origini

Le pratiche cromoterapiche erano note fin dall'Antico Egitto: la mitologia egiziana assegna al dio Thot la scoperta della cromoterapia. Secondo la tradizione ermetica, sia gli Egizi che i Greci facevano utilizzo di minerali, pietre, cristalli e unguenti colorati, oltre a dipingere le pareti stesse dei luoghi di cura. Nell'Antico Egitto ogni colore aveva un nome che ne identificava un "potenziale" cioè la funzionalità: il nero (KeM) è simbolo di fertilità; il giallo (KeNiT), che è sinonimo di "oro" come nell'alchimia, è simbolo di divinità solare (con funzione di irraggiamento continuo); il rosso (DeSHeR) è simbolo di sangue e fuoco, può essere un'energia positiva o negativa, ma è sempre sinonimo di estremismo, andando dall'estrema ostilità del "deserto" e del comportamento "folle" alla più grande bontà, perché un cuore forte e un sangue rigenerato sono sinonimi di buona salute e per gli antichi le malattie erano sintomo di comportamento vizioso e perverso (cioè disarmonico rispetto alle leggi dello spirito e della natura), infatti, il medicinale era chiamato PeKheReT (nel cui geroglifico eran simboleggiati la fermentazione del pane e i visceri intestinali) e la cura era preparata magicamente, ove, per magia (HeKA), si intendeva l'energia primordiale (causale) trascendente questo mondo e anteriore alla creazione stessa dei Neter. Il rimedio doveva perciò "circolare" e diffondersi per tutto il corpo in modo armonioso. L'approccio con i colori e con le cure dell'Antico Egitto (come con le altre civiltà di quelle epoche), deve necessariamente fondarsi, partendo dalla considerazione religiosa-magica-astrologica che si aveva allora del rapporto fra malattia cura e trascendenza.
Sul corpo di un uomo vissuto circa cinquemila anni fa e ritrovato mummificato sulle Alpi italiane (conosciuto con il nome di: Mummia del Similaun) sono presenti dei tatuaggi eseguiti sulla pelle delle articolazioni colpite da artrite.[1]
I Greci associavano i colori agli elementi fondamentali (aria, fuoco, acqua e terra) e questi ai quattro "umori" o "fluidi del corpo": la bile gialla, il sangue (rosso), il flegma (bianco) e la bile nera, a loro volta prodotti in quattro organi particolari (la milza, il cuore, il fegato e il cervello). La salute era considerata risultante dell'equilibrio di questi elementi, mentre la malattia ne era lo sbilanciamento. I colori, così come erano associati agli umori, venivano anche utilizzati come trattamento contro le malattie.
Il medico e filosofo persiano Avicenna (Ibn Sina), che sosteneva che "il colore è un sintomo osservabile della malattia", ideò una carta che metteva in relazione i colori con la temperatura e la condizione fisica del corpo (ad esempio, secondo Avicenna, il rosso faceva scorrere il sangue ed era perciò sconsigliato in caso di ferite o emorragie, mentre il blu lo "raffreddava" e favoriva la coagulazione).
In India la medicina ayurvedica ha sempre tenuto conto di come i colori influenzino l'equilibrio dei chakra, i centri di energia sottile associati alle principali ghiandole del corpo. Anche i Cinesi affidavano il proprio benessere fisico all'azione dei vari colori: il giallo rimetteva in sesto l'intestino, il violetto arginava gli attacchi epilettici. In Cina, addirittura, le finestre della camera del paziente venivano coperte con teli di colore adeguato e gli indumenti del malato dovevano essere della stessa tinta.
Dopo alterne fortune nel Medioevo, con l'avvento dell'Illuminismo la cromoterapia, che non possedeva riscontri scientifici, fu declassata a pseudoscienza, anche se le terapie ad essa legate continuarono ad essere praticate. Le prime testimonianze moderne risalgono Augustus J. Pleasanton, generale americano che nel 1871 pubblicò il libro The influence of the blue ray of the sunlight and the blue color of the sky (L'influenza del raggio blu del sole e del colore blu del cielo) nel quale sosteneva la propria convinzione, maturata dieci anni prima, che la luce del Sole, filtrata attraverso vetri blu, acquistava proprietà curative (il libro stesso fu stampato su carta blu). Secondo idee simili, il dottor Seth Pancoast di Filadelfia pubblicò nel 1877 un libro dal titolo Blue and red light, stampato in caratteri blu su carta bianca con bordo rosso, sostenendo che entrambi questi colori avevano una loro specificità terapeutica. Nel 1878, l'americano Edwin Babitt pubblicò il suo libro The principle of Light and Color, che ebbe diffusione mondiale e pose la prima pietra per la moderna cromoterapia.
In anni più recenti, nel 1920, il colonnello indiano Dinshah Pestanji Framji Ghadiali inventò la "spettrocromoterapia", una terapia che prevedeva per ogni patologia l'utilizzo di luci di colori diversi, unite a prescrizioni dietetiche. Ghadiali, che operò negli Stati Uniti per oltre trent'anni (durante i quali venne anche coinvolto in diversi processi con l'accusa di truffa), costruì lo "spettrocromo", una macchina che consisteva in una forte sorgente luminosa davanti alla quale potevano essere inseriti filtri colorati. Egli pubblicò anche una voluminosa enciclopedia in tre volumi dal titolo Spectro-Chrome Metry Encyclopedia e il periodico mensile dal titolo Spectro-Chrome.
Predecessori meno discussi del precedente furono l'italiano Antonino Sciascia e il danese Niels Finsen, pionieri della ricerca sulla luce. Entrambi medici e scienziati, nel 1892 e nel 1893, informarono il mondo accademico delle loro scoperte sulla fototerapia. In base alla dimostrazione dei risultati ottenuti con una tecnica per curare le cicatrici da vaiolo tramite esposizione alla luce, Finsen aprì la strada a studi medici sui reali effetti della luce sul corpo umano, e ricevette il premio Nobel nel 1903 per le sue scoperte sulla fototerapia nella cura della tubercolosi.

Cromoterapia e pseudoscienza

L'efficacia della cromoterapia è contestata dalla comunità scientifica, in quanto nessuna pratica cromoterapica è mai stata in grado di superare uno studio clinico controllato, che consenta di verificarne l'effettiva efficacia. In mancanza di tali studi, singoli episodi di guarigione non costituiscono una prova, in quanto non è possibile escludere l'intervento di fattori esterni o l'effetto placebo.
L'assenza di risultati provati porta a considerare le teorie che stanno alla base delle cromoterapia come semplici ipotesi, che non sono però supportate dall'evidenza sperimentale; inoltre, la base teorica della cromoterapia è considerata alquanto fragile: anche se i colori possono avere effetti sullo stato psicologico di un individuo, l'estensione di questi effetti alla cura delle più svariate malattie non è suffragata da alcuna conoscenza attuale sulla natura della luce o sulla fisiologia umana.
Anche i risultati ottenuti da Niels Finsen nell'ambito della fototerapia sono difficilmente estendibili alle pratiche cromoterapiche, in quanto riguardano l'intero spettro elettromagnetico, e non solo la luce visibile, e sono principalmente basati sulle proprietà battericide della luce. Inoltre, i trattamenti fototerapici oggi non sono più utilizzati perché superati in efficacia dagli antibiotici, anche se hanno dato impulso alla radioterapia e alla sterilizzazione mediante luce ultravioletta.
Per questi motivi, la cromoterapia viene classificata nell'ambito delle pseudoscienze.

Effetti dei colori

In cromoterapia, ogni colore viene associato a particolari caratteristiche psichiche e spirituali degli individui, e i sostenitori della stessa credono che avrebbe particolari effetti sul funzionamento dell'organismo. Non esistono prove cliniche o scientifiche della fondatezza di tali asserzioni indimostrate.
A ciascun colore vengono poi associate proprietà specifiche, spesso basate su semplici analogie psicologiche; nel seguito vengono riportati alcuni esempi basati sulle teorie (prive di riscontri scientifici) di settore.

Rosso

Il rosso ha valenze sia positive che negative. Da un lato il rosso è il colore dell’amore,dall'altro è il colore del fuoco, e quindi può rappresentare il fuoco, il calore, l’energia e la luce. Questo colore viene associato alla forza, alla salute e alla vitalità e rappresenta il fuoco, la gioia, la festa, l'eccitazione sessuale, il sangue e le passioni violente.

Arancione[modifica | modifica wikitesto]

L'arancione avrebbe secondo la cromoterapia un'azione liberatoria sulle funzioni fisiche e mentali e un grosso effetto di integrazione e di distribuzione dell'energia, inducendo serenità, entusiasmo, allegria, voglia di vivere, ottimismo, positività dei sentimenti, sinergia fisica e mentale.

Giallo

Il giallo viene associato alla parte sinistra del cervello e in genere al lato intellettuale, con effetti di stimolazione e aiuto nello studio. È considerato un colore protettivo e concreto, in aiuto a chi è troppo aperto o troppo creativo, associato alla felicità, alla saggezza e alla immaginazione, generatore di buon umore, sia che si indossino indumenti di tale colore sia come tinteggiatura per le pareti.

Verde

Il verde, colore fondamentale della natura, è il colore dell'armonia: simboleggia la speranza, l'equilibrio, la pace e il rinnovamento. È un colore neutro, rilassante, favorisce la riflessione, la calma, la concentrazione.

Blu

Il blu è un colore calmante e rinfrescante. Per le teorie di settore, è un colore che calma e modera e che fa dimenticare i problemi di tutti i giorni.

Colori e chakra

Spesso chi pratica cromoterapia come tecnica della medicina ayurvedica è solito abbinare i colori ai chakra, i presunti "punti di energia" che sarebbero posti, secondo teorie filosofiche prive di riscontri scientifici, in corrispondenza di diverse ghiandole endocrine: secondo questa teoria indimostrata, le energie dei chakra sarebbero collegate con il sistema nervoso parasimpatico e autonomo e con la regolazione degli ormoni. I chakra sono sette, divisi in tre superiori e quattro inferiori. Ognuno dei sette corrisponderebbe a uno dei sette colori dell'arcobaleno (più il bianco) e influirebbe, secondo tali teorie, su un particolare organo o su una delle principali ghiandole del nostro corpo.
La seguente tabella riporta alcune delle ipotetiche proprietà di ogni chakra e del colore ad esso associato:
ChakraColoreFunzioni PrimarieElemento Associato
Corona
(appena sopra la testa)
sahasrāra, सहस्रार
bianco o violetto; può assumere il colore del chakra dominanteconnessione con il divinola luce
Frontale o Terzo occhio
ājñā, आज्ञा
indacointuizione, percezione extra sensorialeil pensare
Gola
viśuddha, विशुद्ध
bluparola, espressione di se stessila vita, l'etere, il suono
Cuore
anāhata, अनाहत
verdedevozione, amore universale, compassione, guarigionearia
Plesso solare
maṇipūra, मणिपूर
giallofunzioni mentali, potere, controllo, libertà di essere se stessi, carrierafuoco
Sacro (Hara)
svādhiṣṭhāna, स्वाधिष्ठान
arancioemozione, sessualità (sesso e genere), creativitàacqua
Root
mūlādhāra, मूलाधार
rossoistinto, sopravvivenza, sicurezzaterra

Cromopuntura

Corrisponde all'applicazione di luci colorate su punti corporei scelti in base alle teorie delle medicine tradizionali orientali, lo studio di questa pratica è relativo al medico tedesco Peter Mandel, fondatore della cromopuntura e della cosiddetta DEPT (diagnosi energetica dei punti terminali). Anche per questa pratica non esistono prove scientifiche o mediche di supporto.

Cromologia - Psicologia del Colore

Il termine "cromologia" è originato da "cromo" e "logos", discorso (inteso anche come studio, descrizione, analisi) sul colore, è utilizzato in modo eterogeneo da alcuni operatori che si occupano di vari settori relativi alla "psicologia del colore". Uno studio approfondito del simbolismo psicologico del colore (e della forma geometrica sintonica al colore) è stato eseguito dallo psicologo svizzero Max Lüscher ed è attinente alla Teoria dei colori diJohann Wolfgang von Goethe.

Note

  1. ^ Konrad Spindler - "L'uomo dei ghiacci" ed. Mondolibri spa Milano su licenza Nuova Pratiche Editrice

Bibliografia

  • Jacq, Christian, Il segreto dei geroglifici, ed. Piemme.
  • Lavagna, Benedetto, il guaritore in casa, ed. Horus.
  • Lüscher, Max, Il test dei colori, ed. Astrolabio.
  • Lüscher, Max, Il test rapido dei colori, ed. RED.
  • Lüscher, Max, La diagnostica LÜSCHER, ed. Astrolabio.
  • Lüscher, Max, La persona a quattro colori, ed. Astrolabio.
  • Mandel, Peter, Manuale pratico di cromopuntura, ed. Tecniche Nuove.
  • Naydler, Jeremy, Il Tempio del Cosmo, Religione, Magia e Miti nell'Antico Egitto, ed. Neri Pozza.
  • Schwaller de Lubicz, Isha, Her Bak discepolo, ed. Neri Pozza.
  • Spindler, Konrad, L'uomo dei ghiacci, ed. Mondolibri spa Milano su licenza Nuova Pratiche Editrice.
  • Tresoldi, Roberto, Il mondo Magico dell'Antico Egitto, Religione, Magia e Iniziazione, ed. de Vecchi.

Voci correlate

Unghie e stato di salute

Se ognuno degli Stati Uniti fosse un piatto gastronomico



Horus, Osiride e Iside




The Osiris myth is the most elaborate and influential story in ancient Egyptian mythology. It concerns the murder of the god Osiris, a primeval king of Egypt, and its consequences. Osiris' murderer, his brother Set, usurps his throne. Meanwhile, Osiris' wife Isis restores her husband's body, allowing him to posthumously conceive a son with her. The remainder of the story focuses on Horus, the product of Isis and Osiris' union, who is first a vulnerable child protected by his mother and then becomes Set's rival for the throne. Their often violent conflict ends with Horus' triumph, which restores order to Egypt after Set's unrighteous reign and completes the process of Osiris' resurrection. The myth, with its complex symbolism, is integral to the Egyptian conceptions of kingship and succession, conflict between order and disorder and, especially, death and the afterlife. It also expresses the essential character of each of the four deities at its center, and many elements of their worship in ancient Egyptian religion were derived from the myth.
The Osiris myth reached its basic form in or before the 24th century BCE. Many of its elements originated in religious ideas, but the conflict between Horus and Set may have been partly inspired by a regional struggle in Egypt's early history or prehistory. Scholars have tried to discern the exact nature of the events that gave rise to the story, but they have reached no definitive conclusions.

I primi minuti dopo il Big Bang



Il Big Bang è il modello cosmologico riguardante lo sviluppo e l'espansione dell'universo predominante nella comunità scientifica e ha conferme dal punto di vista delle prove e delle osservazioni.
Con il termine Big Bang i cosmologi si riferiscono generalmente all'idea che l'universo iniziò ad espandersi a partire da una condizione iniziale estremamente calda e densa e che questo processo di espansione sia durato per un intervallo di tempo finito e continua tuttora.
Le prime ipotesi di una teoria che prevedesse l'espansione del cosmo furono formulate dal gesuita Georges Lemaître con quella che chiamò "ipotesi dell'atomo primitivo", che si basa sulle equazioni della relatività generale di Albert Einstein nella formulazione proposta da Alexander Fridmann e su ipotesi semplificatrici, come l'omogeneità e l'isotropia dello spazio (unitamente al principio cosmologico). Un ulteriore sviluppo a tale teoria fu dato quando Edwin Hubble scoprì che la distanza delle galassie più lontane è proporzionale al loro spostamento verso il rosso, come ipotizzato da Lemaître nel 1927, e tale osservazione fu usata come prova del fatto che le galassie e gli ammassi hanno una velocità apparente di allontanamento rispetto ad un determinato punto di osservazione: tanto più sono lontane, tanto più è elevata la loro velocità apparente.
Se la distanza fra gli ammassi di galassie sta aumentando oggi, ciò suggerisce che tutti gli oggetti spaziali fossero più vicini in passato; andando a ritroso nel tempo, densità e temperaturagradatamente incrementano fino a tendere all'infinito (singolarità) ; si arriva perciò a un istante in cui tali valori sono così elevati che le attuali teorie fisiche non sono più applicabili (ciò avvenne ad una distanza temporale ridotta rispetto all'inizio del processo). Infatti, per esempio, massa ed energia assumono valore infinito nell'istante iniziale. Negli acceleratori di particelle si studia e si verifica il comportamento della materia e dell'energia in condizioni estreme, assai simili a quelle in cui si sarebbe trovato l'universo durante le prime fasi del Big Bang. Tuttavia questi acceleratori non hanno la possibilità di esaminare a fondo un regime di energie ancora più elevato. Senza alcun dato sperimentale relativo alle condizioni fisiche associate ai primissimi istanti dell'espansione, la teoria del Big Bang non è adeguata per descrivere tale condizione iniziale, tuttavia essa fornisce un'ottima descrizione dell'evoluzione dell'universo da un determinato periodo di tempo in poi.
L'abbondanza degli elementi leggeri come l'idrogeno e l'elio presenti nel cosmo è in buona corrispondenza con i valori previsti per la produzione di questo tipo di atomi in seguito al processo di nucleosintesi, avvenuto nei primi minuti successivi all'istante iniziale.
Dopo la scoperta della radiazione cosmica di fondo a microonde nel 1964 e soprattutto quando il suo spettro, cioè la quantità di radiazione emessa per ogni lunghezza d'onda, risultò corrispondere allo spettro di corpo nero, la maggior parte degli scienziati fu convinta che i dati sperimentali confermavano che un evento simile al Big Bang aveva veramente avuto luogo.

Cronologia del Big Bang


Universo
Big bang manifold (it).png
Struttura a grande scala dell'universo
Singolarità gravitazionale
Inflazione cosmica
Varianza cosmica
Universo di de Sitter
La cronologia del Big Bang è la storia, ipotetica, dei primi istanti di vita dell'Universo, che vanno dalla singolarità all'inizio del tempo, 13,7 miliardi di anni fa, alla formazione dei primi atomi, avvenuta circa 200 secondi dopo il Big Bang. Le principali teorie fisiche che spiegano l'inizio dell'Universo sono l'inflazione e le teorie GUT ("di grande unificazione").

Il modello inflazionario

La teoria dell'inflazione ipotizza una rapida ma drastica accelerazione dell'espansione dello spazio pochi istanti dopo la singolarità all'inizio dell'Universo. Questa rapida accelerazione portò il tessuto spaziale ad espandersi da dimensioni miliardi di volte più piccole di quelle di un protone ad una dimensione posta a metà fra una biglia ed un pallone da calcio. Secondo le teorie GUT, l'inflazione potrebbe essere stata causata da una forma di campo di Higgs particolare detta "inflatone". Poco dopo l'inizio dell'Universo, l'inflatone, a causa delle temperature estremamente elevate, oscillava sul potenziale a sombrero (la forma caratteristica dei campi di Higgs) prima di stabilirsi in un punto del campo a bassa energia. L'oscillazione dell'inflatone portò ad una breve ma intensa espansione dello spazio, liberando una quantità di radiazione uniforme (se si escludono le fluttuazioni quantistiche) che portò alla formazione di tutta la materia. Dopo l'espansione, il campo dell'inflatone, con l'abbassarsi della temperatura, si stabilì in un punto a bassa energia.

La rottura della simmetria CP e SUSY

La radiazione liberata dall'inflazione diede origine a coppie particella-antiparticella, che si annichilarono nuovamente in radiazione. Se, in questo modo, la materia si può formare per poi annichilarsi istantaneamente, cosa portò alla rottura della simmetria CP, tanto evidente nell'Universo attuale? (o meglio, perché nell'Universo attuale si trova più materia rispetto all'antimateria?). Il modello inflazionario classico spiega questo fenomeno come causato da fluttuazioni quantistiche nell'inflatone, che originarono un leggero eccesso di materia rispetto all'antimateria, oppure come causato da particelle supermassive ipotetiche, ossia i "bosoni X" ed i "bosoni Y". Decadendo, queste particelle diedero origine ad un leggero eccesso di particelle rispetto alle antiparticelle (tale fenomeno è presente anche nei mesoni "K", che violano la simmetria CP).Nei primi istanti dopo l'inizio dell'Universo si ebbe anche una rottura della simmetria SUSY (la supersimmetria, ipotizzata nel contesto delle teorie delle superstringhe), causata probabilmente da fluttuazioni quantistiche.

La separazione delle forze fondamentali

La differenziazione delle quattro interazioni fondamentali avvenuta all'inizio dell'Universo secondo le teorie GUT, è dovuta alle oscillazioni di diverse forme di campi di Higgs. Con le alte temperature, i bosoni di Higgs oscillavano sul potenziale a sombrero prima di stabilirsi su un punto energetico fisso. La separazione della gravità dall'insieme delle altre forze più intense, che prende il nome di "forza unificata", avvenne con un meccanismo non ancora ipotizzato. La separazione della forza forte dalla forza elettrodebole avvenne a causa di oscillazioni di un campo di Higgs particolare, il campo di Higgs forte, contemporaneamente all'inflazione. La separazione fra la forza debole e quella elettromagnetica, infine, fu causata dall'oscillazione del campo di Higgs elettrodebole (quello responsabile della massa delle particelle). La temperatura necessaria alla separazione di ciascuna interazione sono, rispettivamente, per le tre forze più intense, 1027 kelvin (10 seguito da 27 zeri, pari ad un miliardo di miliardi di miliardi di gradi Celsius) per la forza forte, e, per l'interazione elettrodebole, 10.000.000.000.000.000 kelvin (pari a dieci milioni di miliardi di gradi Celsius). Con il drastico calo delle temperature che accompagnava l'espansione dell'Universo, le forze fondamentali, o, più precisamente, i rispettivi campi di Higgs, si "congelarono" rimanendo immutate fino all'Universo attuale.

Le ere dell'Universo

I cosmologi hanno suddiviso la "storia" dell'Universo in 9 ere, che variano da poche frazioni di secondo a miliardi di anni. Ciascuna di queste ere è caratterizzata da un avvenimento particolare - che può essere la separazione di una forza fondamentale dalle altre, oppure la formazione dei primi nuclei.
Linea temporale della radiazione di fondo.png

Era di Planck

Nessuna delle attuali teorie fisiche può descrivere correttamente cosa sia accaduto nell'era di Planck, che prende il nome dal fisico tedesco Max Planck e diverse teorie forniscono diverse previsioni. In questa era le quattro forze fondamentali – elettromagneticanucleare debolenucleare forte e gravità – hanno la stessa intensità, e sono forse unificate in una sola forza fondamentale.
La teoria di Einstein della relatività generale prevede che l'universo abbia avuto inizio con una singolarità gravitazionale, caratterizzata da valori infiniti di temperatura e densità, un punto adimensionale. In tutte le applicazioni della matematica a problemi fisici il verificarsi di una singolarità matematica identifica regioni del dominio in cui la teoria fisica perde di validità per il presentarsi di fenomeni aggiuntivi non più trascurabili; in questo caso, come detto sopra, i fenomeni gravitazionali sono alterati dagli effetti quantistici. I fisici sperano che le teorie della gravità quantistica, come la teoria delle stringhe e la gravità quantistica a loop portino ad una migliore comprensione di questa fase.

Era di grande unificazione

Diametro dell'Universo: ?
Temperatura: 1030 K
Tempo dopo il Big Bang: 1 decimiliardesimo di miliardesimo di yoctosecondo (10-43 secondi)
Durante questa era pre-inflazionaria, iniziata 1 decimiliardesimo di miliardesimo di yoctosecondo (pari a 10-43 secondi, ossia 0,0000000000000000000000000000000000000000001 secondi) dopo il Big Bang, le forze fondamentali, eccetto la gravità, erano unite in una sola "superforza" costituita dalla forza elettromagnetica e dalle forze nucleari debole e forte.

Era dell'inflazione

Exquisite-kfind.pngPer approfondire, vedi Inflazione (cosmologia).
Diametro dell'Universo: 10-26 metri
Temperatura: 1027 K, pari ad un miliardo di miliardi di miliardi di °C
Tempo dopo il Big Bang: 1 centimiliardesimo di yoctosecondo (10-35 secondi)
Nell'era dell'inflazione, le oscillazioni dell'inflatone diedero origine ad una rapida ma drastica espansione dell'Universo. L'energia sotto forma di radiazione liberata da questo particolare campo di Higgs diede origine a coppie particella-antiparticella, che si annichilirono istantaneamente. Una fluttuazione quantistica, tuttavia, potrebbe aver portato ad un leggero eccesso di particelle rispetto alle antiparticelle, eccesso responsabile della materia presente nell'Universo attuale.

Era elettrodebole

Diametro dell'Universo: 10 metri (l'Universo è diventato enormemente più grande a causa dell'inflazione)
Temperatura: 1027 K, pari ad un miliardo di miliardi di miliardi di °C
Tempo dopo il Big Bang: un centimilionesimo di yoctosecondo (10-32 secondi)
In quest'era, il campo di Higgs forte aveva già separato l'interazione forte da quella elettrodebole, determinando la formazione di gluoni e di coppie quark-antiquark dalla radiazione liberatasi in seguito all'inflazione. Si ipotizza che i bosoni X e Y (se mai sono esistiti) siano comparsi in questa era.

Fine dell'era elettrodebole

Diametro dell'Universo: 1012 metri (un miliardo di chilometri)
Temperatura: 1015 K (pari ad un milione di miliardi di gradi Celsius)
Tempo dopo il Big Bang: 1 nanosecondo, ossia 10-9 secondi (un miliardesimo di secondo)
L'era elettrodebole durò circa 10-27 secondi. La sua fine fu caratterizzata dalla separazione della forza elettrodebole in interazione debole ed elettromagnetica, fenomeno determinato dalle oscillazioni del campo di Higgselettrodebole. A tale separazione conseguì l'assunzione di massa dei bosoni deboli, dei quark e dei leptoni.

Era degli adroni

Diametro dell'Universo: 100 miliardi di chilometri
Temperatura: 1013 K (pari a circa 10.000 miliardi di gradi Celsius)
Tempo dopo il Big Bang: 1 microsecondo (10-6 secondi, un milionesimo di secondo)
Durante l'era degli adroni, l'energia termica divenne sufficientemente bassa da consentire l'interazione fra quark mediante la forza forte (l'interazione forte, così come le altre interazioni, ha una caratteristica particolare: cala di intensità con l'aumento dell'energia). I quark e gli antiquark si legarono così a formare i primi adroni.

Era dei leptoni

Diametro dell'universo: ?
Temperatura: 1012 K
Tempo dopo il Big Bang: 10-4 secondi dal Big-Bang
Arrivati a questo punto della storia dell'universo la temperatura è di circa 1 trilione di gradi.
  • 1 secondo dopo il Big-Bang: la temperatura è di 10 miliardi di gradi Celsius.
  • 100 secondi dopo il Big-Bang: la temperatura è di 1 miliardo di gradi.

Era della nucleosintesi

Exquisite-kfind.pngPer approfondire, vedi nucleosintesi.
Diametro dell'Universo: più di 1000 miliardi di chilometri
Temperatura: 1010 kelvin
Tempo dopo il Big Bang: 100 secondi
In quest'era, la maggior parte dei neutroni decaddero in protoni. L'energia si abbassò tanto da permettere ai nucleoni di legarsi attraverso pioni formando così i primi nuclei di elio-4 e di deuterio.

Era dell'opacità

Diametro dell'Universo: fra 10 e 10.000 anni luce
Temperatura: 108 kelvin
Tempo dopo il Big Bang: 200 secondi.
In quest'era, l'energia calò abbastanza da permettere la manifestazione dell'interazione elettromagnetica. Le particelle cariche interagivano fra loro e con i fotoni rimasti dall'inflazione e dall'annichilazione delle coppie particella-antiparticella. In quest'era si ebbe la formazione dei primi atomi, soprattutto di idrogenoeliolitio ed isotopi dell'idrogeno. Alla fine dell'era dell'opacità, la temperatura calò abbastanza da ridurre la produzione di coppie quark-antiquark o leptone-antileptone di generazioni massicce (vedi Modello Standard).

Era della materia (Universo attuale)

Diametro dell'Universo: 100 milioni di anni luce
Temperatura: 3000 kelvin
Tempo dopo il Big Bang: 300 000 anni
Nell'era della materia, i fotoni rimasti dall'era dell'inflazione si diffusero in tutto l'Universo, formando la radiazione cosmica di fondo presente anche nell'Universo attuale. L'intera materia era per lo più costituita da atomi e daleptoni di prima generazione. Tutte le particelle massive che, con le alte temperature, continuamente si formavano a coppie particella-antiparticella dalla radiazione erano già decadute in particelle leggere di prima generazione, quali elettroni e neutrini e, fra gli adronineutroni e protoni. L'era della materia perdura ancora da circa 13,7 miliardi di anni.

La formazione delle prime stelle

Le irregolarità nella distribuzione della materia da parte dell'inflatone furono causate da fluttuazioni quantistiche in questo particolare campo di Higgs. Verso l'inizio dell'era della materia, le irregolarità si manifestavano soprattutto in zone di materia più condensate rispetto ad altre. La forza gravitazionale agì su queste irregolarità formando agglomerati di materia sempre maggiori: ciò portò alla formazione delle prime stelle, 200 milioni di anni dopo il Big Bang, e delle prime galassie attive (per lo più quasar). Gli astrofisici ipotizzano che le prime stelle formatesi nell'Universo fossero ben più massicce di quelle attuali. I processi di fusione nucleare innescatesi nel nucleo di queste stelle portò alla formazione di elementi pesanti come l'ossigeno, il carbonio, il neon, il ferro e l'azoto, che si diffusero nello spazio interstellare in seguito alle esplosioni delle stelle in supernovae, con la conseguente formazione dibuchi neri. Con la loro esplosione, le stelle massicce formatesi 200 milioni di anni fa, dette "megastelle" diedero origine ad una radiazione elettromagnetica particolarmente intensa, responsabile, probabilmente, della ionizzazione degli atomi di idrogeno che si riscontra fra gli ammassi di galassie nell'Universo attuale.

L'accelerazione dell'energia oscura

Circa 7 miliardi di anni dopo il Big Bang, l'Universo, che stava rallentando la sua espansione a causa della forza gravitazionale (come mostrato nella Figura precedente[1]), subì un'accelerazione nella sua espansione, tuttora rilevabile nell'Universo attuale. Questa accelerazione potrebbe essere stata causata dall'energia oscura, la forza lambda anti-gravitazionale[2]. Questa porterà probabilmente l'Universo a terminare in un Big Rip o Big Freeze.

Note

  1. ^ File:Linea temporale della radiazione di fondo.png
  2. ^ Se il vuoto non è “vuoto” ovvero l’energia dal nulla e l’espansione dell’Universo

Bibliografia

Voci correlate