domenica 26 gennaio 2014

Migingo: la mini-isola più densamente abitata al mondo.



Un’isolotto nel Lago Vittoria conteso tra Kenya e Uganda, ottimo per la pesca ma troppo abitato (e poco vivibile) (da Linkiesta)

In Italia ricevono più soldi al mese gli immigrati clandestini che gli invalidi civili

soldi agli immigrati
Per un invalido italiano, l’assegno di invalidità  civile è di 286 euro al mese. Ha diritto a ricevere tale assegno l’invalido civile che superi il 74% di invalidità al lavoro e la cifra non cambia con l’aumentare della percentuale di invalidità , cioè un invalido al 100% prende  la stessa cifra.
E’ evidente che con 286 euro al mese non ci vive nessuno specie se malato e tantomeno una famiglia. Se ci si rivolge alle istituzioni, loro rispondono che ‘non ci sono ‘ i soldi’: allora viene spontaneo chiedersi dove li trovino i denari, miliardi di euro, per garantire un assegno sociale agli immigrati, anche clandestini o richiedenti asilo e non ci sono soldi per garantire una esistenza dignitosa agli invalidi civili. 
Un clandestino che arriva in Italia e che richiede l’asilo politico o lo status di rifugiato riceve dallo stato immediatamente la somma di 976,15 euro per i primi 35 giorni., ridotti poi a 557,80 euro in caso di respingimento della domanda. In seguito, secondo la Fondazione Leone Moressa, lo Stato affronta una spesa diretta di 14.600 Euro l’anno, ovvero 40 euro al giorno, cioè circa 1.200 euro al mese per persona e altrettanti in prestazioni indirette come le spese sanitarie e servizi generali dello Stato: quindi allo Stato ogni rifugiato o presunto tale costa circa 29.200 Euro l’anno. Facendo due calcoli, un qualsiasi immigrato che mette piede in Italia percepisce il doppio ed in alcuni casi il triplo di quanto prende un invalido civile, cioè una persona malata, che non può provvedere al suo sostentamento. Alla somma vanno, inoltre, aggiunti vari benefit di cui godono gli immigrati, come: scuole materne gratuite, case popolari, assistenza sanitaria e altro.
Fonte: www.bastacasta.altervista.org

Addio allo stetoscopio: i progressi della tecnologia medica.

Stetoscopio addio, arriva l'ecografo portatile
                                      (da Panorama)
Strumento simbolo della professione medica, lo stetoscopio sta per divenire un oggetto di storia della medicina, sostituito dall'ecografo portatile, low cost ma accurato da usare in ogni occasione.
Lo sostiene un editoriale sulla rivista Global Heart (il giornale della World Heart Federation) firmato da Jagat Narula e Bret Nelson della Mount Sinai School of Medicine di New York. "C'è grande entusiasmo oggi per gli strumenti ecografici" commenta Raffaele Landolfi, direttore del dipartimento di scienze mediche dell'Università Cattolica di Roma "e l'entusiasmo aumenterà quando saranno a disposizione ecografi portabili; ma ci vorrà molto tempo perché l'ecografo sostituisca lo stetoscopio".

Tecnologie rivoluzionarie

Oggi sono tantissime le tecnologie che stanno rivoluzionarlo la sanità: pensiamo alla cartella clinica elettronica che qualunque medico assista un paziente può scaricare sul proprio pc, oppure all'idea di sostituire la ricetta cartacea usata per le prescrizioni mediche con quella elettronica, oppure alla telemedicina, oggi già realtà in molti paesi, permettendo ad esempio "visite virtuali" senza accesso diretto del paziente in ospedale.
Anche gli strumenti medici di base, quelli che si imparano ad usare già ai primi anni di medicina, sono destinati a cambiare. Tra questi di certo lo stetoscopio che oggi, spiega Landolfi, gli studenti imparano a maneggiare già al terzo o al quarto anno; questo perché costa poco e su internet si trovano anche simulazioni di auscultazione per fare pratica. Inventato nel 1804, lo stetoscopio è lo strumento usato dal medico per auscultare principalmente il cuore o i polmoni e rilevare i rumori prodotti da questi organi, distinguendo quelli normali da quelli che si originano in seguito a processi patologici. Tutto ciò potrebbe divenire un oggetto del passato. ''Già oggi - si legge sull'editoriale - molti produttori di apparecchi medicali offrono palmari ed ecografi leggermente più grandi di un mazzo di carte, con la tecnologia e gli schermi simili a quelli di moderni smartphone''.

Diagnosi più rapide

Man mano che le dimensioni di un ecografo continueranno a diminuire, via via che la loro accuratezza aumenterà avvicinandosi a quella di dispositivi più grandi e più costosi, gli ecografi portatili potranno diventare lo strumento base per un medico, da tenere sempre con sé e usare per decisioni di diagnosi rapida. ''Oggi, più di 20 specialità mediche comprendono l'uso di ecografi come competenza di base per il medico'', dicono Narula e Nelson. ''Da un punto di vista tecnico come possibilità diagnostica non c'è dubbio che l'ecografo portatile possa fornire informazioni importanti, dettagliate e accurate che la visita medica non sempre riesce a dare - sottolinea Landolfi. Ma quello che l'ecografo non può fornire è un'informazione sulle condizioni generali del paziente e sullo stato di sofferenza fisica, psicologica''. Il potenziale rischio, aggiunge, è che l'ecografo allontani il medico dal paziente.

''E' probabile che lo stetoscopio sarà mandato in pensione - precisa Landolfi - ma servirà molto tempo e la fase intermedia in cui saranno usati sia lo stetoscopio sia l'ecografo durerà molto a lungo''. Infatti ''servirà del tempo per formare i medici all'uso dell'ecografia - sottolinea Landolfi. La didattica con l'ecografo è qualcosa di molto più complesso e costoso da organizzare e gestire - conclude - è pensabile che tra 3-5 anni nelle strutture di avanguardia lo stetoscopio e l'ecografo potranno cominciare ad essere usati in tandem, ma per ora è difficile che questo scenario si allarghi alla medicina sul territorio e agli ospedali periferici''.

Gli Arcani Supremi. Capitolo 74. Il prequel di Gothian.



Il castello di Gothian si stagliava, in tutta la sua cupa imponenza, sulla cima di un monte roccioso, circondato dai ghiacci perenni dell'Artide.
<<Fu il secondo castello ad essere costruito in pietra, dopo quello di Alfarian, nel primo secolo successivo al Grande Cataclisma >>
A parlare era stata una voce maschile, profonda.
<<In quel tempo i ghiacci dell'Artide si erano sciolti e ciò che rimaneva dell'antica Groenlandia si era saldato con la Scandinavia, nel formare la parte nord del Continente Centrale>>



<<Gli abitanti di quelle terre, decimati e smarriti, erano stati soccorsi da Atar, il Signore del Fuoco, che aveva riaperto il Varco dell'Yggdrasil, nella zona delle rovine di Uppsala, in modo che gli Elfi di Alfheim potessero tornare sulla Terra. Così, dall'unione delle genti germaniche del nord e degli Elfi di Alfheim, nacque, sotto il patrocinio del Signore Atar, il glorioso popolo degli Alfar, che costruì la reggia di Alfarian>>



<<Il primo re degli Alfar, Aelfwine, aveva suddiviso il regno in contee. La contea più a nord venne affidata ad una colonia di profughi della perduta città di Goteborg, guidati Rudolf von Steinberg, un aristocratico di origini germaniche, che aveva sposato un'elfa di nome Tauriel. Insieme, i coniugi Von Steinberg ed i loro seguaci costruirono il castello di Gothian ed ottennero il relativo titolo di Conti di Gothian. Molti anni dopo, la contessa Herbertha von Steinberg cedette alle lusinghe di Gothar, Signore dei Ghiacci perenni, e dalla loro unione nacque il conte Fenrik, il cui nome è ben noto nelle Cronache di Gothian>>



<<Fenrik von Steinberg, Conte di Gothian, sposò in prime nozze Rahella Targaryen, dalla quale ebbe i due figli Daemon Iceblood e Daenerys Hearteater, la Divoratrice di Cuori. Tutti loro accettarono il morso del vampiro, divennero non-morti e si misero a capo del popolo degli Albini, i servitori di Gothar, detto il Consigliere, perché era il più ascoltato tra i demoni al servizio di Deva Ahriman>>



<<Dopo la morte di Rahella, il conte Fenrik si risposò con Marigold Edwina Ataris, come è narrato nell'antefatto del romanzo "Gothian">>