martedì 14 gennaio 2014

Alcune professioni che offrono opportunità (web marketing, e-commerce, retail moda, product manager moda)



Indirizzate il vostro curriculum verso le professioni del mondo digitale, o quei settori del management che si occupano della gestione e dell'armonizzazione delle spese di un'azienda. Orientatevi, poi, verso la finanza, la sanità o il mercato dellusso. Perché sono queste le aree lavorative dove nel prossimo futuro ci sarà maggiore offerta di impiego e dove, se non bastasse, ci sono le maggiori possibilità di crescita professionale. Sono 12 le professioni, in particolar modo, ad offrire le migliori occasioni: le ha individuatiMichael Page, agenzia di recruiting, in un'analisi per Panorama.
Web marketing managerSi tratta del responsabile delle strategie di marketing online. Con 5 anni di esperienza si guadagna dai 40mila ai 70mila euro annui (le cifre vanno sempre intese come lorde, ndr), dal decimo, quando le possibilità di carriera portano fino ai ruoli di vertice, si può arrivare agli 85mila.
E-commerce manager
E' chi ha l'incarico del canale di vendita sul web. I compensi toccano gli 80mila euro nel primo decennio di professione, per posi crescere intorno ai 100mila.
Seo-sem manager
E' il professionista che si occupa del posizionamento dell'azienda sui motori di ricerca. L'inserimento avviene con una remunerazione annua tra i 35mila e i 60mila euro, con margini di creascita entro i 12 anni di professione a 80 mila euro.
Community managerCura il posizionamento del marchio sul web, la sua promozione sui social network e tiene d'occhio la brand reputation (che cosa se ne dice in giro, in altri termini) studiando strategie per migliorare il tutto. La mansione ha un "tetto" retributivo di circa 50mila euro annui.
Food & beverage manager
Il ruolo di chi ottimizza il lavoro di bar, cucine e ristoranti. Cura l'approvvigionamento, razionalizza il servizio al cliente e mantiene il polso dei costi operativi. E' una figura molto richiesta anche all'estero ed è quindi opportuna la padronanza di almeno una lingua straniera oltre l'inglese. Nel giro di tre lustri si può più che raddoppiare il proprio compenso, passando dai 45mila euro iniziali ai 100mila.
Project manager nel settore energeticoSi occupa dei progetti dell'azienda a tutto tondo. Individua gli obiettivi e sviluppa il progetto nelle sue esigenze di risorse e personale, gestendo i rapporti con il cliente. E' richiesta la laurea in ingegneria chimica, la conoscenza delle lingue e una forte esperienza pregressa nello stesso settore. Lo stipendio parte dai 35mila euro annui e ha margini di crescita fino ad 80mila euro.
Product specialist sanitarioE' il responsabile della vendita di prodotti per le strutture sanitarie. E' necessario avere competenze scientifiche che di tipo commerciale e, per la tipologia di suddivisione delle responsabilit per aree regionali, bisogna essere disponibili a trasferte. Il range di compenso nei primi dieci anni di attività va dai 30 mila ai 75mila euro.
Medical advisor
Coordina le diverse funzioni aziendali e gestisce gli studi clinici della sua area, occupandosi dell'area terapeutica, a livello nazionale e internazionale. E' una funzione nella quale sono richiesti i laureati in medicina, ma che abbiano esperienze dirigenziali. L'inserimento parte dai 45mila euro annui, che salgono a 70mila nei primi 5 anni e lievitano fino a 100mila.
Export area managerInternazionalizza il bacino di vendite di un'azienda proponendosi come intenditore di paesi e aree linguistiche. Studia i mercati in ricerca di opportunità di business. Il primo impiego si  colloca tra i 45mila e i 70mila euro e lievita fino a 150mila in quindici anni.
Direttore amministrazione finanza e controllo-Cfo
In estrema sintesi, è quello che mette l'ultima firma sul bilancio di un'azienda. A differenza che in passato, non è solo un esperto di contabilità, ma deve essere un professionista in grado di mettere becco in tutte le iniziative dell'impresa per la quale lavora, così da saperci mettere becco. Il profilo richiesto è molto alto: laurea di tipo economico, master, conoscenza delle lingue e preparazione tecnica e legale, capacità di seguire i diversi aspetti del management. La retribuzione è strettamente legata al fatturato dell'azienda in cui si opera: dopo 20 anni si possono guadagnare fino a 230mila euro.
Retail manager nella moda
Il suo obiettivo è sviluppare la rete commerciale del brand per la quale lavora. Gestisce i punti vendita esistenti e ne cura l'apertura di nuovi nell'ottica della strategia di sviluppo commerciale. Se il marchio è di spessore internazionale (o ambisce a successi esteri), è richiesta la conoscenza delle lingue. La retribuzione annua varia tra i 60mila e gli 80mila euro annui nei primi dieci anni di esperienza, fino a 120mila in seguito
Product manager nella modaE' "l'angelo custode" di un prodotto. Analizza i concorrenti, coopera con l'ufficio stile, definisce taglio e listini del campionario, monitora l'andamento delle sfilate e i risultati in termini di vendite. E' necessaria una precedente esperienza in ambito retail. Si parte da un range di 35-50mila annui di partenza per arrivare a 80mila.

Dieci libri che ti rendono una persona migliore

10 libri che ti rendono una persona migliore

In uno dei miei precedenti post ho parlato della book therapy. Che leggere faccia bene allo spirito è un dato di fatto. Non è un caso, del resto, che in Inghilterra abbiano addirittura pensato di prescrivere libri nella cura dei casi di depressione o ansia o altre patologie dello spirito 

Ma non è necessario avere gravi problemi per godere del giovamento di un buon libro. La lettura aiuta a guardare la realtà con maggiore consapevolezza e diverse prospettive: gli strumenti perfetti permigliorare se stessi.
Il sito Flavorwire ha individuato cinquanta titoli che possono renderci persone migliori. Di quella classifica ne abbiamo scelti otto e aggiunti due di nostro pugno, e ve li proponiamo qui sotto in una lista aperta a suggerimenti, modifiche e “reclami”.
Siddhartha – Hermann Hesse (Adelphi)
Il grande classico di Hesse ricorda l’importanza dell’esperienza come portatrice di consapevolezza di sé.
Infinite Jest – David Foster Wallace (Einaudi)
Wallace ci fa riaprire gli occhi di fronte a un'epoca dominata dalle leggi dell'intrattenimento e della dipendenza.
Il buio oltre la siepe – Harper Lee (Feltrinelli)
La forza morale di un personaggio come Atticus Finch non può non toccare l’anima del lettore.
Qualcuno volò sul nido del cuculo – Ken Kesey (BUR)
Può aiutare riconsiderare talvolta il significato di “malattia mentale”, raggiungendo più alti livelli di compassione ed empatia, guardando meglio se stessi e i propri limiti.
Delitto e castigo – Fedor Dostoevskij (Einaudi)
Pochi autori sanno arrivare agli stessi livelli di profondità di Dostoevskij nel cogliere gli angoli più nascosti dell’uomo e le infinite sfumature della moralità.
L’insostenibile leggerezza dell’essere – Milan Kundera (Adelphi)
Un titolo che non può mancare in questa lista. Il capolavoro di Kundera può illuminare sui rapporti fra le persone e il loro ruoli nell’esistenza.
Lo straniero – Albert Camus (Bompiani)
Il protagonista arriva con una logica esasperata alla consapevolezza di "essere" e di "sentire": sembra banale, ma non è semplice affrontarla una volta raggiunta.
Lo zen e l’arte della manutenzione della motocicletta – Robert M. Pirsing (Adelphi)
Un buono spunto per ragionare sulla definizione di "qualità" e applicarla alla vita di tutti i giorni.
È così che la perdi – Junot Diaz (Mondadori)
Un divertente e toccante libro che ricorda una cosa fondamentale: nonostante gli errori, i tradimenti e le cadute, è comunque sempre possibile provarci ancora.
Racconti – Francis Scott Fitzgerald (Feltrinelli)
Da queste malinconiche e fallimentari storie d’amore il messaggio che arriva è che avere comporta la morte dell’essere: ça va sans dire.
---------------
Siddhartha – Hermann Hesse (Adelphi)
Infinite Jest – David Foster Wallace (Einaudi)
Il buio oltre la siepe – Harper Lee (Feltrinelli)
Qualcuno volò sul nido del cuculo – Ken Kesey (BUR)
Delitto e castigo – Fedor Dostoevskij (Einaudi)
L’insostenibile leggerezza dell’essere – Milan Kundera (Adelphi)
Lo straniero – Albert Camus (Bompiani)
Lo zen e l’arte della manutenzione della motocicletta – Robert M. Pirsing (Adelphi)
È così che la perdi – Junot Diaz (Mondadori)
Racconti – Francis Scott Fitzgerald (Feltrinelli)

La caffeina dà una mano alla memoria

La caffeina dà una mano alla memoria

Il legame che unisce gli studenti e la caffettiera è saldissimo da generazioni. Il beneficio che chi ha bisogno di imparare date, nozioni e formule trae dalla caffeina, però, potrebbe non essere soltanto quello di mantenere desta l'attenzione anche nelle ore notturne. Parrebbe esserci nel consumo della sostanza un importante "effetto collaterale": se assunta nelle giuste dosi e al momento opportuno la caffeina consolida i ricordi.
La memoria è un meccanismo prezioso del cervello, ma è tanto importante quanto a volte appare capriccioso. Come potenziarla per trarre il massimo dallo studio, dal lavoro e in generale per essere in grado di ricordare ciò che ci serve quando ne abbiamo bisogno è un dilemma che appassiona da tempo gli studiosi del campo delle neuroscienze. Si è ricercato e scritto molto, per esempio, sul ruolo fondamentale che avrebbe il sonno nel fissare i ricordi. Non dormire un sufficiente numero di ore può essere alla base di alcuni disturbi di memoria. Oggi una nuova ricerca accende i riflettori sulla caffeina.
Lo studio condotto da Daniel Borota della Johns Hopkins University di Baltimora e colleghi dell'Università della California a Irvine, e pubblicato sulle pagine della rivista Nature Neuroscience, dimostra che una dose da 200 mg di caffeina, somministrata in pillole nel loro esperimento poco dopo un test di apprendimento, aiutava i partecipanti a ricordare il giorno successivo più dettagli rispetto a chi aveva assunto un placebo. Il compito consisteva nel distinguere, un giorno dopo averle viste per la prima volta, quali delle immagini mostrate nella seconda prova erano le stesse del giorno prima, quali erano del tutto nuove e quali invece erano simili a immagini viste in precedenza.
Sia il gruppo che aveva assunto la pillola di caffeina sia coloro ai quali invece era toccato il placebo, si sono dimostrati in grado di identificare correttamente le immagini vecchi e le immagini nuove. Ma dove l'assunzione di caffeina ha dimostrato di fare la differenza è nel "beccare" le immagini simili ma non uguali a quelle già viste. Chi aveva preso il placebo più spesso le scambiava per immagini vecchie. Basterebbe quindi la dose di caffeina contenuta all'incirca di 3-4 tazzine di caffè per garantire questo effetto di consolidamento. Attenzione però: una quantità minore ha dimostrato di non avere lo stesso potere, così come consumarla prima dell'apprendimento non aiuta altrettanto a ricordare: meglio quindi concedersi un buon caffè, e magari anche due, solo dopo lo studio.

Ioan Gruffud - Nodo Windsor - tie Windsor knot























Ioan Gruffudd (pronuncia: ˈjoʊæn ˈgrɪfɪðCardiff6 ottobre 1973) è un attore britannico.

Nel 1998 viene scelto per interpretare Horatio Hornblower, nella miniserie tv Hornblower, basata sul romanzo di C.S. Forester, ruolo che interpreterà fino al 2003. Tramite questa interpretazione iniziò la sua carriera di attore. Sempre per la televisione lavora nell'adattamento televisivo di Grandi speranze di Charles Dickens. Nel 2000 recita nel film La carica dei 102 - Un nuovo colpo di coda, dove sul set conosce l'attuale moglie, l'attrice Alice Evans, sposata il 14 settembre 2007 in Messico. La primogenita dei due, Ella Betsi Evans-Gruffudd, è nata il 6 settembre 2009, mentre il 13 settembre 2013 nasce la secondogenita Elsie Marigold[1]
Nel 2001 è apparso al fianco di Claudia Schiffer nel videoclip del singolo Uptown Girl dei Westlife.
Nel 2001 ottiene un ruolo nel bellico Black Hawk Down - Black Hawk abbattuto di Ridley Scott, nel 2004 interpreta Lancillotto in King Arthur al fianco di Re Artù/Clive Owen. Ma è del 2005 il ruolo che lo rende più celebre, interpreta Reed "Mr. Fantastic" Richards nel film I Fantastici Quattro, trasposizione cinematografica dell'omonimo fumetto, ruolo che interpreta anche nel sequeldel 2007 I Fantastici Quattro e Silver Surfer, tra i due film interpreta William Wilberforce in Amazing Grace. Gruffudd interpreta inoltre Tony Blair in W..



Per l'eleganza con la quale indossa il nodo Windsor doppio si è meritato un post nella mia rubrica Nodo Windsor Club.









Differenza tra sonno, stato soporoso, coma e stato vegetativo



È difficile dare una definizione precisa e univoca del sonno. Una delle più calzanti è quella data nel 1985 da Fagioli e Salzarulo, che lo presentano come "uno stato dell'organismo caratterizzato da una ridotta reattività agli stimoli ambientali che comporta una sospensione dell'attività relazionale (rapporti con l'ambiente) e modificazioni dello stato di coscienza: esso si instaura autonomamente e periodicamente, si autolimita nel tempo ed è reversibile".
Altra definizione: Stato prontamente reversibile di ridotta attività ed interazione con l'ambiente circostante. 


Benché il sonno sia rappresentato da un apparente stato di quiete, durante questo stato avvengono complessi cambiamenti a livello cerebrale che non possono essere spiegati solo come un semplice stato di riposo fisico e psichico. Ad esempio, ci sono alcune cellule cerebrali che in alcune fasi del sonno hanno una attività 5-10 volte maggiore rispetto a quella che hanno in veglia. Due caratteristiche fondamentali distinguono il sonno dallo stato di veglia: la prima è che nel sonno si erige una barriera percettiva fra mondo cosciente e mondo esterno, la seconda è che uno stimolo sensoriale di un certo livello (ad esempio un rumore forte) può superare questa barriera e far svegliare chi dorme. Il sonno è quindi prontamente reversibile.

La dizione "prontamente reversibile" non si può quindi associare al coma o all'anestesia che, rispettivamente, sono una patologia e uno stato di quiete indotto farmacologicamente.
Il sonno quindi si differenzia da altri stati di alterazione di coscienza:
  • Col sonno l'abolizione dello stato di vigilanza è, come già detto, reversibile. Quindi il soggetto può risvegliarsi dopo uno stimolo anche non doloroso.
  • Lo stupor, diversamente, è un'alterazione dello stato di coscienza dal quale ci si può risvegliare solo dopo somministrazione di uno stimolo doloroso.
  • Lo stato comatoso è un'alterazione dello stato di coscienza dal quale non ci si può risvegliare dopo somministrazione di uno stimolo doloroso.
  • Ben più grave è la morte cerebrale con la cessazione irreversibile di tutte le attività cerebrali.  


Lo stupor è una condizione che si presenta in alcune persone quando sono sottoposte a cure mediche d'emergenza. È definita come una sindrome clinica dell'acinesia (stato di impossibilità di movimento) e del mutismo, ma con una relativa conservazione della coscienza di sé. Viene chiamato anche stato soporoso o sindrome "locked in", perché è come se la coscienza fosse chiusa dentro il corpo senza poterlo utilizzare. E' qualcosa che appare terribile. Alcuni sostengono che essendo la coscienza sedata, non emerga l'angoscia per tale situazione, ma al riguardo occorre documentarsi meglio.
Lo stupor non è assimilabile al coma o allo stato vegetativo, mentre riguarda maggiormente la diminuzione dell'attenzione, della comprensione e dell'orientamento. A titolo di esempio, alcuni soggetti che hanno riportato ferite per improvvise concussioni, eventi traumatici al cervello del tipo MTBI (Mild Traumatic Brain Injury), o hanno subito altri deterioramenti cognitivi a causa di lesioni o shock, possono entrare in stupor, una condizione di ottundimento che li rende parzialmente coscienti relativamente al sé o a ciò che li circonda, oppure perdono conoscenza ma la riprendono solo in parte, ritornando ad uno stato di coscienza minimale, evento che può verificarsi spontaneamente o a seguito delle cure prestate.
Nello stupor il soggetto raggiunge e mantiene la vigilanza solo se stimolato continuamente ed in modo intenso.


Diverso è il caso dell'anestesia. Anestesia, indica genericamente l'abolizione della sensibilità, della coscienza e del dolore, associato a rilassamento muscolare. La parola fu inventata dal medico e poeta Oliver Wendell Holmes, che la mutuò dal greco ἀναισθησία ("mancanza della facoltà di sentire", per via dell'alfa privativo). Il termine può anche indicare un sintomo di molte malattie nervose (vedi Anestesia organica).
L'anestesia generale o totale viene realizzata mediante farmaci "anestetici" e che inducono un stato di narcosi, ovvero una condizione di perdita di coscienza in cui possono essere alterate in varia misura anche le funzioni vegetative. I farmaci che inducono la narcosi possono essere somministrati dall'Anestesista principalmente per due vie: quella iniettiva (nello specifico quella endovenosa) e quella inalatoria.
Gli scopi dell'anestesia sono: la soppressione dello stato di coscienza (ipnosi), l'abolizione del dolore (analgesia), il rilassamento dei muscoli (miorisoluzione), l'abolizione del ricordo (amnesia) e la riduzione delle complicazioni legate allo stress chirurgico.



In neurologia si definisce coma un profondo stato di incoscienza che può essere provocato da intossicazioni (stupefacentialcooltossine), alterazioni del metabolismo (ipoglicemiaiperglicemiachetoacidosi) o danni e malattie del sistema nervoso centrale (ictustraumi cranici,ipossia): fra tutte, le più comuni cause di coma sono le alterazioni del metabolismo.
In rianimazione, a volte, può essere necessario indurre un coma artificiale temporaneo per mezzo di farmaci, per ridurre l'edema cerebrale dopo un danno subito e permettere al respiratore artificiale di "lavorare" più facilmente.
La gravità e la profondità dello stato di coma si misura mediante la Glasgow Coma Scale (scala GCS) che, in base alle risposte a vari stimoli, stabilisce un grado di coma che va da 3 (coma profondo) a 15 (paziente sveglio e cosciente).
La differenza fondamentale fra il coma e lo stato soporoso è che un paziente in stato comatoso non è capace di rispondere coscientemente e coerentemente in alcun modo né agli stimoli verbali né a quelli dolorosi, mentre un paziente in stato soporoso riesce a dare una risposta a tali stimoli, almeno istintiva (gridare in risposta a un pizzicotto, per esempio).

Restano da porre alcune domande fondamentali: chi è in coma, può sognare? può percepire qualcosa della realtà?

Lo stato vegetativo è una condizione di possibile evoluzione del coma caratterizzata dalla ripresa della veglia, senza contenuto di coscienza e consapevolezza di sé e dell'ambiente circostante.
Lo stato vegetativo viene definito persistente (stato vegetativo persistenteSVP) - in inglese Persistent Vegetative State (PVS) - se protratto nel tempo e permanente quando si presume che sia irreversibile. 
Esistono oggi tuttavia ancora molte controversie sia da un punto di vista medico che legale sul fatto che questa condizione sia irreversibile o meno.

Criteri diagnostici

Si considera un soggetto in stato vegetativo:
  • quando gli occhi sono aperti, abitualmente presenta una mobilità oculare e delle palpebre ma non segue con lo sguardo uno stimolo visivo
  • non ha alcuna coscienza di sé né dell'ambiente circostante
  • è presente il ciclo sonno-veglia
  • mostra schemi riflessi di movimento in risposta a stimoli dolorosi, non volontari
  • compie movimenti spontanei stereotipati, non finalistici
  • può presentare alcuni riflessi arcaici tra cui movimenti di masticazione, deglutizione, smorfie del viso, sbadiglio, presa della mano (grasping)
  • può riacquisire il respiro autonomo e la deglutizione.

Alcuni casi clinici famosi


E' interessante la testimonianza di Miguel Farrondo, che entrò in coma nel 1987 e si risvegliò 15 anni dopo:

«Fu come addormentarsi e svegliarsi il giorno dopo», ha raccontato. «Vedendo mia figlia mi emozionai. Con lei ho recuperato il tempo perduto e ora sono nonno». Anche se Miguel è stato operato molte volte e ha subito un’emiparesi è felice: «È come se avessi 12 anni, perché sono nato due volte», ha spiegato raccontando l’impressione che gli fece il mondo al risveglio. «È cambiato parecchio. Quando ho cominciato ad andare per strada pensavo: la gente è matta, parla da sola, invece parava al cellulare». Per Miguel era assurdo anche vedere una donna al volante della macchina della polizia: «Pensavo fosse carnevale». Fu incredibile persino leggere il giornale e scoprire che non c’era più l’Unione Sovietica, ma «la Repubblica Ceca, il Montenegro, la Slovenia». Quando poi «andai in banca la prima volta», Miguel chiese dove fosse il computer, perché «ai miei tempi erano giganti, mentre ora sono piccolissimi». Poi la scoperta dei cd sostituiti alle cassette e dell’euro al posto delle pesetas.


Dire le proprie ragioni in un italiano corretto è molto più efficace.